Tv, venduta all’asta l’Aston Martin DBS di Brett Sinclair (Roger Moore) in ‘Attenti a quei due’ (2 video)

Venduta la mitica auto britannica (oggi di proprietà anche della famiglia Bonomi) protagonista della divertente serie tv britannica in cui due uomini, di estrazione opposta, mettevano insieme i propri talenti per lottare il crimine organizzato – Video/Foto

EPISODE 19-THE MORNING AFTER

Londra – È stata battuta all’asta ieri per 533.500 Sterline (640.200 Euro) l’Aston Martin DBS color oro del 1970 guidata da Roger Moor in una delle serie più amate, ma brevi, della televisione dell’epoca, “Attenti a quei due”. The Persuaders! – questo il titolo originario della serie, fu ideata e ideata e prodotta tra il 1970 e il 1971 da Robert S.Baker. Ne furono girati in tutto 24 episodi e fu trasmessa tra il 1971 e il 1972 dalla rete televisiva britannica ITV.

In Italia fu trasmessa dalla Rai tra gennaio 1974 e settembre 1981, inizialmente nel pomeriggio della domenica sulla seconda rete della televisione di Stato.

La sigla di “Attenti a quei due”

Roger Moore interpretava un nobile inglese, Lord Brett Sinclair, che per spostarsi usava l’Aston Martin DBS V8 di colore oro con la targa personalizzata “BS1”, dalle iniziali del suo primo nome e del suo cognome civile. Nell’episodio “La Granduchessa di Ozerov” – 21° della serie – veniva enunciato il suo nome completo: Brett Rupert George Robert Andrew Sinclair, Conte di Marnock.

Danny Wilde – l’altro protagonista interpretato da Tony Curtis – guidava invece una Ferrari 246 Dino di colore rosso e targata Modena.

I due personaggi, di diversissima provenienza, impersonavano due danarosi protagonisti del jet set impegnati nella lotta contro il crimine da un giudice francese, che li aveva “convinti” con un mezzo-ricatto. Nel primo episodio della serie – Overture -È stato un piacere picchiarti – si verifica il primo incontro-scontro tra i due su cui poi si tesse la trama di fondo di tutti gli episodi, sul filo del bel mondo europeo, delle belle macchine, delle belle donne e della collaborazione – dopo la prima scazzottatura – dell’industriale americano e del nobile britannico contro la delinquenza organizzata.

Attenti a quei due” venne interrotto di colpo sia perché non aveva avuto successo negli Stati Uniti, sia perché Roger Moore aveva accettato di impersonare i panni del più noto agente segreto di Sua Maestà Britannica – James Bond  – a partire dal film “Agente 007, Vivi e lascia morire” del 1973. La precoce chiusura spiega il fatto che non vi sia un episodio conclusivo.

In Europa, invece, Attenti a quei due/The Persuaders! ottenne un successo strabiliante per l’ambientazione – nettamente europea – e per quella vena di umorismo britannico e la scanzonata grossolanità allegra americana dei due protagonisti principali, contrapposta al rigore fiducioso del Giudice Fulton, interpretato da  Laurence Naismith.

Il primo incontro tra Brett Sinclair (Roger Moore) e Danny Wilde (Tony Curtis) in ‘Attenti a quei due’

L’auto venduta a Londra ha percorso ad oggi 112.000 chilometri (relativamente pochi) e finora è stata di quattro proprietari, che l’hanno mantenuta in perfetto stato, come si addice a una Aston Martin DBS dei favolosi (si fa per dire) Seventhies, il cui valore è reso ancor più prezioso dall’impiego nella fortunata quanto breve serie tv

Curiosità: lo stesso modello di Aston Martin era stata usata (di colore diverso) da George Lazenby nel 1969 nel film “On Her Majesty’s Secret Service“, proiettato in Italia con il titolo “Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà“. Un personaggio – James Bond – che con Roger Moore acquisirà quel tono ironico che, come Brett Sinclair, aveva già reso popolare la serie televisiva britannica.

Oggi l’Aston Martin è in qualche modo un po’ italiana, visto che dal dicembre 2012 il fondo Investindustrial della famiglia Bonomi è diventata azionista di riferimento della celeberrima casa britannica, che nel 2013 ha celebrato i primi 100 anni di vita.

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