Persecuzione e strategia dell’odio in Medio Oriente e nei Paesi musulmani

(di Pierbattista Pizzaballa*)

Tema di fondo: i cristiani sono davvero gli unici perseguitati dai movimenti islamisti radicali?


Il tema è di quelli destinati a fare discutere: i cristiani in Medio Oriente sono davvero perseguitati? Il 2 aprile scorso gli Ordinari cattolici di Terra Santa e il Comitato Giustizia e Pace hanno pubblicato un articolato comunicato sul tema. Pizzaballa Pierbattista, Custode di Terra Santa«Persecuzione:  in molte parti del mondo occidentale questa parola è su tutte le labbra. Non si smette di dire che in Medio Oriente i cristiani sono perseguitati. Ma, cosa succede nella realtà?».

È un fatto che, nel contesto della Primavera araba, si siano determinate situazioni drammatiche, dove i cristiani si sono trovati a pagare con la vita per mano di fazioni dell’Islam radicale. «Non c’è dubbio – spiegano i vescovi – che molti estremisti considerano i cristiani come infedeli,  nemici o ancora agenti di potenze straniere o come un facile bersaglio. Tuttavia, in nome della verità, noi dobbiamo sottolineare che i cristiani non sono  le sole vittime  di questa violenza e di questa ferocia. I musulmani laici, tutti quelli indicati come “eretici”, “scismatici” o semplicemente “non allineati” sono parimenti attaccati e uccisi nel medesimo caos».

Usare la parola «persecuzione» in forma estensiva, spiega la nota, alla fine è un servizio agli estremisti «il cui scopo è proprio quello di seminare l’odio e i pregiudizi e di eccitare i popoli e le religioni gli uni contro gli altri». Perciò «cristiani e musulmani devono lottare insieme contro le nuove forze dell’estremismo e della distruzione». L’odio, insomma, va a discapito di tutti e i fedeli delle due religioni non devono cadere nel tranello di chi vuole distruggere ogni possibilità di convivenza in nome di un progetto politico, del tutto estraneo alla religione.

* Custode di Terra Santa

(Fonte: Eco di Terra Santa)


Save the Children Italia Onlus