Assemblea annuale Confindustria, Squinzi: ‘Mandato popolare a Renzi è voglia di cambiamento, ora riforme e crescita’

Il leader di Confindustria dal palco dell’Assemblea: “Fino alla prima decade di settembre si lavora per pagare le tasse”. Guidi: “In arrivo agevolazioni fiscali”. Critiche dalla Camusso: “Distante da stagione nuova sul lavoro”. Bonanni: “contro la corruzione, ridurre la lista delle stazioni appaltanti”

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Il mandato popolare dato al principale partito di Governo e al suo leader Matteo Renzi, testimonia la voglia di cambiamento che c’è nel Paese. Questa voglia attende fatti che diano sostanza alle riforme e alla crescita“. Questo il commento del leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, sulle elezioni europee di domenica scorsa dal palco dell’Assemblea Annuale di Confindustria, riunitasi a Roma.

Corruzione – “Chi corrompe fa male alla propria comunità e fa male al mercato, produce un grave danno alla concorrenza e ai suoi colleghi. Queste persone non possono stare in Confidustria“, ha affermato il presidente dell’associazione degli industriali italiani nel proprio intervento, in cui si è soffermato su quello che ha definito “uno dei temi chiave del Paese“: la corruzione.

E Squinzi ha ricordato l’impegno già profuso da viale dell’Astronomia: “Ci siamo dati codici, abbiamo estromesso imprenditori che utilizzavano facili scorciatoie o, peggio, erano in relazione con la criminalità organizzata“. Poi ha assicurato: “dedicheremo altrettanto impegno nel costruire la cultura della trasparenza a tutti i livelli. Vorremo trovare corrispondenza in una giustizia che abbia un volto severo, ma giusto, da rispettare , non da temere“.

Lo sforzo per prevenire il malaffare, ha sottolineato Squinzi, deve essere congiunto perché intervenire quando il danno è fatto “è indispensabile ma non cura il male alla sua radice“. Per questo, ha concluso, “occorre uno scatto morale, nostro in primo luogo, poi del Paese tutto, se vogliamo liberarci dall’alleanza perversa tra complicazione e corruzione“.

Contrattazione – “La riforma della contrattazione collettiva è di vitale importanza per i lavoratori come per le imprese“, ha detto il presidente di Confindustria, chiedendo un nuovo intervento sulla contrattazione alla luce della crisi economica e del recente accordo sulla rappresentanza firmato con Cgil, Cisl e Uil.

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Galleria fotografica (fonte Adnkronos) – Leggi la relazione completa di Giorgio Squinzi (qui)

Federica Guidi/Governo – Il Governo sta definendo “una significativa agevolazione fiscale sugli investimenti incrementali in beni strumentali e asset intangibili“. Lo ha annunciato la ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, intervenendo all’assise degli industriali italiani, in un ambiente non a lei ostile, visto che è stata fino a poco tempo fa leader dei giovani industriali italiani. Queste agevolazioni, ha spiegato Guidi, “si affiancheranno alla nuova Sabatini e al credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, per dare uno shock agli investimenti strategici per la competitività“.

Sembrano esserci le condizioni – ha affermato Guidi – per far ripartire la domanda di investimenti. I risultati della Sabatini sono molto incoraggianti e a poche settimane dal lancio sono state presentate oltre tremila domande con richieste di finanziamenti per oltre un miliardo di euro. Dati che hanno superato le nostre più rosee aspettative“.

Susanna Camusso/Cgil – La relazione del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, in merito al mercato del lavoro, non ha soddisfatto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. “Il giudizio sul mercato del lavoro è molto distante dal determinare una stagione nuova“, ha detto a margine dell’assemblea. “Siamo sicuramente disponibili però bisognerebbe che il presidente di Confindustria – ha continuato la leader della Cgil – si rendesse conto che ha descritto un mercato del lavoro da cui ha omesso tutto il riferimento alla precarietà e al suo superamento: non si può dire si investa sul lavoro e crescita, se non si supera la precarietà“. 

Raffaele Bonanni/Cisl – Contro la corruzione occorre intervenire presto e con scelte intelligenti, perché “In Italia ci sono 30mila stazioni appaltanti: è una vera e propria riffa. È un Bengodi per corrotti e corruttori“, ha affermato Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl a margine dell’assemblea di Confindustria.

Il leader del sindacato cattolico ha sottolineato poi: “più che un Commissario deve riportare in ordine questa vicenda. Trentamila stazioni appaltanti non esistono in nessun posto al mondo. In Francia non si supera un centinaio. Abbiamo un commissario ma come può monitorarne così tante? È una riffa, una Babele“.

(Adnkronos)