Cresce la tensione tra Cina e Viet Nam. Hanoi: ‘navi di Pechino minacciano con armi’

Aggressività di Pechino in una zona contesa. Unità militari proteggono la costruzione di una piattaforma petrolifera nelle Parcel Islands, chiamate dalla Cina Xisha Islands

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Hanoi – Sale la tensione tra Cina e Viet Nam, dopo la decisione di Pechino di inviare una piattaforma petrolifera nelle acque contese delle isole Paracel nel Mar Cinese meridionale. “Quando abbiamo avvicinato le navi da guerra cinesi mese a guardia della piattaforma – ha denunciato oggi il vice ministro della Sorveglianza marittima vietnamita, Ha Le – le navi hanno sfoderato le armi e ce le hanno puntate contro“. “Usano ogni giorno cannoni ad acqua – ha aggiunto il viceministro – appena ci avviciniamo alle loro navi“. Sembra non per giocare…

Due giorni fa un peschereccio vietnamita con dieci pescatori a bordo era affondato vicino alle isole Paracel, dopo esser stato speronato da una nave cinese. L’incidente era avvenuto in una zona che Hanoi 20140529-VIETNAM_-_mar_cinese_bandierarivendica come Zona Economica Esclusiva e parte della propria zolla continentale. Secondo i media vietnamiti, i primi a dare la notizia, una quarantina di imbarcazioni cinesi ha circondato un gruppo di pescherecci vietnamiti a circa 30 chilometri a sud dalla zona, dove la Cina sta installando una piattaforma petrolifera del colosso petrolifero statale China National Offshore Oil Corporation (Cnooc), in acque rivendicate tanto da Pechino che da Hanoi.

Nelle scorse settimane, in 22 delle 63 province del Vietnam si sono tenute diverse manifestazioni contro la piattaforma della CNOOC, sfociate in incendi alle fabbriche e in atti di violenza che hanno portato a centinaia di arresti e alla morte di sei cittadini cinesi. Numerosi i casi di cinesi residenti in Vietnam o comunque nel Paese, che hanno deciso di recarsi in Cambogia per sfuggire alle violenze dei manifestanti.

Qualche settimana fa il premier vietnamita Nguyen Tan Dung aveva lanciato un appello al vertice dell’Asean in Birmania e al vertice del World Economic Forum a Manila, sottolineando che l’incidente costituisse una minaccia per la pace, la stabilità, la sicurezza marittima e la sicurezza nel Mar Cinese Meridionale.

Da decenni il piccolo arcipelago è conteso tra Cina, che le chiama Xisha Islands, e il Viet Nam. Il 19 gennaio 1974 si svolse tra le marine dei due Paesi asiatici una battaglia, che costò la vita a 53 vietnamiti e il ferimento di altri 16, mentre furono solo 18 i cinesi caduti nell’operazione militare con cui Pechino occupò l’area. Sul fronte navale, Hanoi perse una corvetta e una fregata fu danneggiata in modo grave, mentre la Cina ammise danni importanti, ma senza dichiarare perdite. 

(AGI)