Per Confesercenti l’Italia riprende a spendere: dal bonus di 80 euro circa tre miliardi in più per i consumi

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Secondo un sondaggio condotto in collaborazione con SWG, oltre la metà (il 54%) di chi ha ricevuto il “bonus” renziano ha intenzione di spenderlo sia per pagare i debiti (14%) che per l’acquisto di beni e servizi (40%): la scoperta del secolo… Ma circa 1,2 miliardi andranno in risparmio. Federalberghi critica e frena: “non fa ripartire subito i consumi”

Roma – La spesa delle famiglie italiane potrebbe aumentare, nel solo 2014, di 3,1 miliardi di euro grazie all’impatto del bonus fiscale di 80 euro, deciso dal governo per i lavoratori dipendenti con reddito basso.

Sette miliardi – Tuttavia si tratta di poco meno della metà dell’ammontare complessivo del bonus, pari a circa 7 miliardi di euro. Di questi 1,2 miliardi saranno destinati al risparmio e quasi 1 miliardo di euro verrà utilizzato per ripianare vecchi debiti. È quanto stima l’Ufficio Economico Confesercenti sulla base di un sondaggio Confesercenti-SWG condotto tra un campione rappresentativo dei beneficiari del provvedimento governativo.

Propensione al consumo – Oltre la metà (il 54%) di chi ha ricevuto il bonus ha intenzione di spenderlo, sia per il pagamento di debiti pregressi (il 14%) che per l’acquisto di beni e servizi (40%). Una propensione al consumo importante, che però denota la condizione difficile in cui versano le famiglie italiane: solo il 18%, infatti, ha deciso di risparmiare questa quota di reddito sia per l’incertezza che aleggia sul futuro, che per iniziare a ripristinare il risparmio eroso in questi anni di crisi. Il 28% degli intervistati, invece, ancora non ha scelto come impiegare il bonus.

Quattro milioni di italiani – Tra i circa 4 milioni di italiani che lo useranno, secondo la stima di Confesercenti sui dati raccolti da Swg, per l’acquisto di beni e servizi, il 45% ha deciso di spenderlo interamente, mentre tre su dieci ne impiegheranno comunque più della metà e il 22% la metà circa.

In totale, l’Ufficio Economico Confesercenti ha calcolato che entro la fine del 2014 sul mercato dovrebbero arrivare più di 3,1 miliardi di euro di consumi, generando un incremento dello 0,3% della spesa delle famiglie residenti italiane.

Nel complesso, oltre due terzi dei beneficiari (il 68%) danno un giudizio positivo al provvedimento: il 13% accoglie con un ‘finalmente’ l’arrivo del bonus e il 55% lo ritiene un’iniziativa utile. Per il 32%, però, non è sufficiente a risolvere i problemi. Dal sondaggio emerge inoltre che il 78% delle persone interessate ha già ricevuto in questi giorni il bonus in busta paga. Di questi, due su tre (il 66%) ha percepito la cifra esatta di 80 euro.

Per Federalberghi invece non sono rose e fiori. “Sono dati deludenti quelli che emergono dalle previsioni turistiche degli italiani per il ‘ponte’ del 2 giugno” e dunque “la speranza che il bonus in busta paga di 80 euro, producesse un’immediata ripartenza dei consumi, non trova per il momento conferma nei fatti“, ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.

(Adnkronos)