3 Days to Kill, un action in crisi d’identità scritto da Luc Besson
McG dirige questa pellicola scritta da Luc Besson e interpretata da Kevin Costner, dal 5 giugno al cinema
All’agente della CIA Ethan Runner rimangono pochi mesi di vita e, ottenuto il ben servito a lavoro, decide di recuperare il tempo perduto con la famiglia, ma soprattutto di ricostruire il rapporto con la figlia Zoey; purtroppo per lui verrà richiamato in servizio perché l’unico in grado di identificare un trafficante d’armi che si fa chiamare The Wolf.
Luc Besson, co-autore della sceneggiatura, ci riprova a mettere in scena un plot a lui familiare: ci troviamo infatti dalle parti del noto Taken con Liam Neeson. Purtroppo il tono della pellicola pregiudica ampiamente il suo risultato finale; se nel film con l’attore nordirlandese l’azione era sostenuta da un ritmo incalzante che distraeva lo spettatore dai pericoli di una sceneggiatura labile, in 3 Days to Kill (diretto dal mediocre McG) la commistione tra generi (action, comedy e parody) è così confusa e mal gestita da causare spesso non solo la noia, ma la visione di scelte poco comprensibili ed episodi imbarazzanti.
Ne esce così un film tra i meno credibili di questa stagione cinematografica, che sfrutta in maniera scontata e pubblicitaria la bellezza di Amber Heard, non riuscendo a contare su un Kevin Costner in forma (il ruolo del protagonista action non gli si addice più come un tempo, vuoi per la svogliatezza causata da un progetto chiaramente fallimentare, vuoi per raggiunti limiti d’età), o su una sceneggiatura che, invece di giocare con lo stereotipo, si limita a mostrarcelo senza un motivo logico e coerente. Ad aggravare il tutto ci si mette una regia senza identità e un montaggio veramente mediocre e pretenzioso.
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Il trailer italiano ufficiale:
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