Carabinieri, riepilogo dell’attività operativa dell’Arma nel 2013

Numeri, reparti, risultati conseguiti, caduti dell’Arma dei Carabinieri a servizio della legalità italiana

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Lo scenario odierno risulta ancora contrassegnato dai molteplici fattori di rischio che hanno caratterizzato la sicurezza del Paese nel recente passato, tra i quali si confermano quelli derivanti dalle manifestazioni tipiche della criminalità diffusa e la pervicace insidia rappresentata dalla criminalità organizzata, sia nelle sue aggregazioni autoctone sia in quelle emergenti di natura etnica. Permangono altresì i rischi riconducibili al diversificato fronte eversivo interno e al terrorismo confessionale. In tale contesto, l’azione dell’Arma dei Carabinieri si è sviluppata attraverso l’intervento di molteplici componenti operative, in grado di incidere con efficacia e continuità in ogni settore operativo, garantendo all’offerta di sicurezza la necessaria trasversalità e flessibilità.

L’Arma, nonostante la difficile situazione congiunturale, è costantemente impegnata al servizio dei cittadini con una struttura organizzativa che ha la sua matrice nell’aderenza alle molteplici esigenze delle differenti realtà territoriali del Paese. Si tratta di un modello che – accanto a reparti di altissima e diversificata specializzazione – ha il suo originale punto di forza nella diffusione molecolare delle 4.605 Stazioni Carabinieri e delle 57 Tenenze, le quali aderiscono con piena funzionalità al complesso reticolo degli 8.092 comuni. Sono reparti che svolgono, nella grande città come nel piccolo centro, tutte le funzioni per garantire l’ordinata convivenza civile: dall’attività di prevenzione alle investigazioni per il contrasto delle manifestazioni delittuose, fino ai servizi di mantenimento dell’ordine pubblico assicurati, per la maggior parte degli eventi di rilevanza locale, esclusivamente con proprio personale.

Nell’anno appena trascorso, infatti, le sole Tenenze e Stazioni hanno segnalato all’Autorità giudiziaria 343.295 persone e ne hanno tratte in arresto 45.164 ma, soprattutto, hanno perseguito oltre 2 milioni di reati (2.069.300), che corrispondono al 70% delle denunce complessivamente presentate a tutti i reparti e uffici delle Forze di polizia.

L’attività di controllo del territorio, fondata proprio sulla capillare distribuzione in ambito nazionale di Tenenze e Stazioni, si è estrinsecata in oltre 4.300.000 servizi, nel corso dei quali si è proceduto all’identificazione di 18.762.044 persone e al controllo di 14.177.156 veicoli. L’azione di questi presidi è ulteriormente qualificata dai 118.585 servizi svolti dal “Carabiniere di quartiere“, che opera in 102 capoluoghi di provincia e in altre 112 maggiori città.

Un apporto determinante nel settore preventivo è altresì offerto dai Nuclei Radiomobili che hanno effettuato oltre 197.000 interventi, nonché tratto in arresto 29.163 persone. L’efficacia del dispositivo è accresciuta dall’attività di coordinamento delle pattuglie svolta dalle Centrali Operative attestate presso i Comandi Provinciali e le Compagnie, che, attraverso il “112” – individuato quale Numero Unico di Emergenza Europeo – hanno assicurato la risposta alle oltre 5 milioni di richieste pervenute dai cittadini.

Il dispositivo di controllo del territorio è stato rinforzato con l’impiego medio giornaliero di 1.198 unità tratte dai Battaglioni Carabinieri, di cui 300 militari in forza alle Compagnie di Intervento Operativo (C.I.O.). In particolare, l’impiego delle C.I.O. in ambito nazionale ha consentito di garantire una risposta immediata ad esigenze emergenti, a sostegno dell’azione preventiva e di contrasto dei comandi territoriali alla criminalità comune e organizzata.

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Accanto all’attività di prevenzione generale, l’Arma pone da sempre una particolare attenzione alla sicurezza sulle strade, lungo gli oltre 648.000 Km di viabilità ordinaria urbana ed extraurbana ove l’Istituzione, in ragione della propria articolazione territoriale, svolge una rilevante funzione di controllo. Nel 2013, i servizi dedicati alla vigilanza stradale hanno richiesto l’impiego di oltre 4.000.000 di pattuglie che hanno accertato 860.589 infrazioni al Codice della Strada. Sul piano dell’infortunistica, sono stati invece rilevati 21.777 incidenti, che hanno causato il decesso di 891 persone e il ferimento di altre 15.449.

Il potenziamento del controllo del territorio si è avvalso anche delle capacità di 21 Nuclei cinofili e delle Unità presso i principali scali aeroportuali (che complessivamente hanno svolto 7.324 servizi: dall’intervento in caso di calamità naturali, alla ricerca di persone scomparse e di stupefacenti, alla individuazione di ordigni), dei tiratori scelti e degli artificieri antisabotaggio in occasione di grandi eventi, delle 1.825 pattuglie del Reggimento Carabinieri a Cavallo nelle aree verdi urbane e nei boschi, e degli Squadroni Eliportati “Cacciatori” Calabria e Sardegna, estremamente utili in ambienti naturali impervi, come le zone montuose della Sila e della Barbagia. Nel 2013 i “Cacciatori” hanno svolto complessivamente 4.589 servizi, nel corso dei quali sono state tratte in arresto 335 persone. Anche nei cieli e nelle acque interne l’impegno dell’Arma è stato costante, come testimoniano le oltre 4.263 missioni di volo operative svolte dai Nuclei elicotteri presenti sul territorio nazionale e le 51.888 ore di navigazione delle motovedette in dotazione, che hanno consentito, tra l’altro, il soccorso di 135 imbarcazioni e di 1.477 persone in difficoltà. Di non minore importanza il contributo fornito dai Carabinieri della “montagna” e dai subacquei. Nel 2013, sciatori e rocciatori hanno assicurato 17.600 servizi, mentre i subacquei hanno effettuato 361 interventi di soccorso e di polizia giudiziaria.

Di assoluto rilievo è stato anche l’impegno nel settore dell’ordine pubblico. In tale ambito, l’attività dell’Arma si è sviluppata con impegno costante nei riguardi di fenomeni eterogenei, dalle manifestazioni di piazza a quelle sportive, per garantire un’adeguata cornice di sicurezza, fornendo rinforzi, tratti dai Reggimenti e dai Battaglioni, per 186.986 unità (con una media giornaliera di 512 militari). Il dato, comunque, non evidenzia in modo esauriente l’impegno complessivo dell’Istituzione nello specifico settore, ove si consideri che particolarmente significativo è il numero dei servizi di ordine pubblico svolti dai reparti territoriali in provincia, dove l’Arma opera in modo prevalente. Nel decorso anno, sono stati complessivamente impiegati 433.801 Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale (con una media giornaliera di 1.188 militari).

Con riferimento all’attività di contrasto, nel 2013, i Carabinieri hanno perseguito 2.141.254 reati, deferendo in stato di libertà all’Autorità giudiziaria complessivamente 433.477 persone e traendo in arresto 79.296 soggetti, di cui 53.147 in flagranza di reato.

La lotta alla criminalità organizzata è stata condotta dall’Arma sulle tre direttrici prioritarie della disarticolazione delle consorterie, della ricerca dei latitanti più pericolosi e dell’aggressione ai patrimoni illeciti. La risposta operativa sviluppata lungo queste linee strategiche dal Raggruppamento Operativo Speciale in stretta sinergia con i Comandi territoriali, nel 2013, ha portato all’arresto di 877 soggetti per associazione mafiosa, alla cattura di 5 latitanti pericolosi, nonché al sequestro e alla confisca di beni per un valore complessivo, rispettivamente, di 1.399 M€ e di 244 M€.

Anche sul fronte della minaccia eversiva e terroristica, il costante raccordo informativo tra i reparti dell’Organizzazione Territoriale e il R.O.S. ha consentito di conseguire significativi risultati. La consolidata capacità di analisi maturata negli anni dal R.O.S. si è rivelata presupposto essenziale per valutare compiutamente i possibili scenari evolutivi della minaccia e predisporre, conseguentemente, più efficaci strumenti di contrasto.

È in questo quadro di contrasto alla minaccia che s’inserisce l’obiettivo istituzionale del potenziamento dell’azione investigativa conseguito attraverso il rafforzamento dei cinque Reparti anticrimine del R.O.S. e l’istituzione delle Sezioni “Misure di prevenzione” nei Nuclei Investigativi di tutti i Comandi Provinciali in sede di DDA.

Il compito di assicurare agli investigatori tradizionali il massimo contributo da parte delle scienze forensi è assegnato invece agli specialisti del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), dei 4 Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) di Roma, Parma, Messina e Cagliari e delle Sezioni Investigazioni Scientifiche (S.I.S.), inquadrate nei principali Comandi provinciali, che, nel 2013, hanno portato a termine, complessivamente, 20.914 accertamenti.

Il panorama degli assetti istituzionali devoluti alla lotta agli illeciti è completato dai reparti specializzati che operano, nel quadro della ripartizione dei comparti di specialità tra le Forze di Polizia, in stretto rapporto con le unità territoriali, a salvaguardia degli interessi primari della collettività direttamente riconducibili alla qualità della vita.

L’Arma ha svolto un’attività altamente qualificata nei comparti di specifica competenza, come dimostrano le oltre 60.700 ispezioni effettuate dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, nel corso delle quali sono state accertate più di 17.500 infrazioni e tratte in arresto 122 persone. Sono analogamente considerevoli i risultati conseguiti dal Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, che ha recuperato oltre 358.000 opere d’arte nell’ambito degli oltre 374.000 controlli eseguiti. Di assoluto rilievo è anche l’attività condotta dal Comando per la Tutela dell’Ambiente, che nell’anno trascorso ha compiuto 3.008 controlli, traendo in arresto 68 persone e deferendone ulteriori 1.663. Il quadro è completato dall’azione svolta dai Nuclei Ispettorato del Lavoro, impegnati non soltanto a verificare l’osservanza della normativa antinfortunistica e previdenziale, ma anche ad arginare i fenomeni del lavoro nero e dell’impiego di manodopera clandestina. Analoga attività ispettiva è stata condotta dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari per contrastare le truffe ai danni dell’Unione Europea, nonché per tutelare i consumatori mediante verifiche sul ciclo di produzione in agricoltura e sulla genuinità dei prodotti immessi sul mercato. Nell’altrettanto delicato settore della prevenzione e del contrasto al falso nummario, il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha arrestato 53 persone e deferito altre 22, sequestrando, tra l’altro, banconote e valori bollati falsificati per un ammontare complessivo di oltre 315.000 euro, nonché dollari contraffatti per un valore corrispettivo di 98.600 euro.

In un momento segnato da particolari difficoltà congiunturali, l’obiettivo di continuare a garantire sicurezza ed efficienza con la massima economicità è stato perseguito investendo prioritariamente sulla riconfigurazione del dispositivo.

Allo scopo di mantenere elevati gli standard di efficienza operativa in relazione alle risorse finanziarie e umane attribuite dalle leggi di bilancio, l’Arma ha avviato da tempo un deciso piano di riduzione delle spese, con numerosi provvedimenti di razionalizzazione soprattutto di strutture logistiche, amministrative e burocratiche, a favore dell’operatività dei Reparti. L’opera di razionalizzazione poggia sul fatto che tutta l’attività di gestione è agevolata dalla larga disponibilità di strumenti di governo elettronico, sintesi di un progetto di informatizzazione tenacemente perseguito nel tempo e che oggi colloca l’Istituzione in posizione di riconosciuta avanguardia.

Questi sistemi avanzati, pur rivestendo un’importanza strategica nello svolgimento dei compiti affidati all’Arma, non spostano la centralità della risorsa umana nella definizione delle misure a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. In linea con tale orientamento, l’Istituzione, da sempre attenta all’etica e alla professionalità dei propri militari, è costantemente impegnata in interventi finalizzati ad elevare la qualità della formazione.

Tra le iniziative finalizzate al conseguimento di più elevati standard di professionalità, assume una particolare rilevanza l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, che dal 2008 provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria, abilitati alla conduzione delle investigazioni più complesse e all’uso dei più sofisticati strumenti tecnologici oggi disponibili.

Nella stessa direzione muove l’attività svolta dalla Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, costituita nel 2009, individuata quale referente diretto per tutti i reparti sul territorio, allo scopo di orientare tempestivamente sia la prevenzione, sia le attività investigative sull’odioso, ma quanto mai attuale, fenomeno dello “stalking” e in generale della “violenza di genere”.

L’impegno nei Teatri operativi all’estero è espresso dai 778 carabinieri impiegati in operazioni di sostegno della pace, dal Kosovo alla Cisgiordania, dall’Afghanistan al Libano, dall’Uganda alla Somalia, dalla Libia a Cipro, fino alla Georgia e al Niger, oltre a 472 carabinieri impiegati per tutelare le 127 sedi diplomatiche italiane nel mondo. L’abnegazione e il coraggio di tutti i Carabinieri trovano speciale riscontro nell’alto contributo di sangue pagato nel 2013: 2 carabinieri caduti in servizio e 412 feriti.

Caduti e feriti in servizio nel 2013

Militari caduti: 2. Militari feriti: -> in conflitti a fuoco 4; -> in servizi di ordine pubblico 31; -> in altri servizi 377.

(Fonte: Arma dei Carabinieri)