F-35, il Pentagono avverte l’Italia: ‘Meno aerei significano meno posti di lavoro’

Derek Chollet, segretario aggiunto per gli Affari della sicurezza internazionale Usa, ha affermato il concetto, precisando poi che l’Amministrazione USA è consapevole del “dibattito in corso e comprendiamo le difficoltà” legate alle ristrettezze di bilancio, “ma quando è diminuito il piano di acquisizione da 131 aerei a 90, si sono visti gli effetti negativi”

20140607-f35-654x367

Meno aerei significano meno posti di lavoro“. Questo è il messaggio che Derek Chollet, segretario aggiunto per gli Affari della sicurezza internazionale presso il Pentagono, lancia all’Italia durante una conferenza in corso a Roma. “Siamo consapevoli del dibattito in corso“, ha detto Chollet, e “comprendiamo le difficoltà” legate alle ristrettezze di bilancio.

Tuttavia, prosegue l’esponente del Pentagono sottolineando l’importanza strategica per le capacità militari future degli Stati Uniti e dei loro alleati dei nuovi caccia F-35, “quando l’Italia ha diminuito il piano originale di acquisizione da 131 aerei a 90, si sono visti gli effetti negativi che possono verificarsi quando le acquisizioni diminuiscono e, purtroppo, c’è stato un decremento nella partecipazione industriale dell’Italia e nei posti di lavoro associati con gli F-35“.

Mentre il Governo e il Parlamento italiani stanno procedendo alla messa a punto del cosiddetto ‘Libro Bianco sulla Difesa’, Chollet chiede di “considerare l’investimento negli F-35 da due prospettive: cosa gli F-35 portano all’Italia in termini di capacità (militare ndr); e cosa gli aerei danno all’Italia in termini di ritorno del suo investimento economico“.

All’incontro di Roma hanno presenziato, tra gli altri, il presidente della commissione Difesa del Senato, Nicola Latorre, quello della commissione Esteri sempre del Senato, Pier Ferdinando Casini, il capogruppo del Partito Democratico della commissione Esteri della Camera, Enzo Amendola, e il presidente di Finmeccanica, Gianni De Gennaro.

(Adnokronos)