Svolta nell’eccidio di Motta Visconti: fermato Carlo Lissi, ha confessato. “Datemi il massimo della pena”

L’uomo è accusato di aver ucciso la moglie e i due piccoli figli sabato sera. Testimoni avevano confermato agli inquirenti di aver sentito urla prima della partita Italia-Inghilterra ai mondiali, che Lissi ha seguito insieme ad amici. I Carabinieri hanno seguito la pista familiare proprio per il fatto che non è stato risparmiato neanche il piccolo Gabriele

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Milano – Carlo Lissi, l’impiegato di 31 anni marito di Maria Cristina Omes e padre dei piccoli Giulia (5) e Gabriele (20 mesi), trovati sgozzati nella loro casa di Motta Visconti la notte tra sabato e domenica è stato fermato per triplice omicidio e portato nel carcere di Pavia.

L’uomo era stato fermato alle prime ore dell’alba di oggi al termine di un lungo interrogatorio, cui era stato sottoposto perché sospettato di aver assassinato brutalmente la moglie e i figli.

I Carabinieri non erano rimasti convinti della messa in scena della rapina, propendendo per la pista familiare, proprio perché non nell’eccidio non è stato risparmiato il più piccolo dei figli, Gabriele, Così, i militari dell’Arma della compagnia di Abbiategrasso hanno sottoposto Lissi a ripetuti interrogatori, conclusisi con la piena confessione dopo che gli è stato contestato la presenza di un’amante nella sua vita. Così l’uomo è crollato, “Datemi il massimo della pena”, ha detto testualmente Lissi ai militari esterrefatti, secondo quanto trapela da 20140616-MOTTA-VISCONTI-320x230ambienti investigativi. L’uomo, sposato da sei anni, aveva una relazione con una sua collega (nella foto a destra, dal profilo Facebook di Maria Cristina Ones, la foto dei due coniugi nel giorno del proprio matrimonio nel 2008).

Lissi ha fatto ritrovare il coltello utilizzato per il triplice sgozzamento, probabilmente una tecnica utilizzata per sviare le indagini. Arma che i Carabinieri hanno ritrovato in un tombino di Motta Visconti. 

Secondo gli inquirenti ci sono elementi tali da avvalorare il suo coinvolgimento nel barbaro triplice omicidio della moglie Maria Cristina Omes, 38 anni e dei figli Giulia (5 anni) e Gabriele (20 mesi). La scoperta dei cadaveri è avvenuta nella notte tra sabato e domenica.

Lissi, dopo il ritrovamento, aveva raccontato di essere rientrato a casa intorno alle due del mattino, dopo aver seguito la partita dei mondiali di calcio Inghilterra-Italia insieme agli amici e di avere trovato i corpi della moglie e dei bambini, tutti colpiti con un’arma da taglio alla gola.

L’uomo aveva dato subito l’allarme, ma dopo 24 ore la sua versione non ha convinto gli inquirenti, che lo hanno sottoposto a stato di fermo.

Visitare il profilo Facebook si Maria Cristina Omes è uno strazio assoluto. Tutto ruota attorno a quei due piccoli martiri di un’insensatezza inumana, che molto ha di diabolico. Chiunque abbia commesso quell’efferata azione non appartiene al genere umano.

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