I gadget in vendita a supporto dell’ISIL: t-shirt felpe e pupazzi venduti in nome del jihad

La comunicazione di al-Qaeda ha aperto la strada all’uso di social media e del web, ma è con la vendita di materiale che si può finanziare – in modo apparentemente legale – la strategia geopolitica del branch mediorientale della rete del terrorismo islamista

20140624-iraq_magliette-320x295Dopo i social network, i gadget. La strategia di comunicazione dei jihadisti che imperversano in Iraq e in Siria non conosce limiti. In molti siti di e-commerce, ma anche nei negozi di alcuni paesi musulmani, sono apparse t-shirt, felpe e pupazzi con il nome e il logo dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil). Il principale rivenditore di questi ‘memorabilia’ del jihad è Zirah Moslem, un commerciante indonesiano, che sulla sua pagina Facebook promuove magliette con il logo dell’Isil o con scritte come ‘Mijahedeen around the World’, ‘Mijahedeen for Life’ e ‘I love jihad’.

Moslem propone inoltre felpe e pupazzi vestiti da mujaheddin, con tanto di fucile in mano, ma anche indumenti con i loghi di altri gruppi islamici, come Hamas, i Talebani e il Fronte al-Nusra. Dopo aver collezionato più di novemila fan, la pagina è stata cancellata dai gestori di Facebook. Ma il fenomeno del ‘merchandising’ dell’Isil sembra ormai incontrollabile. La vendita viene proposta anche su alcuni account Twitter e molti di questi gadget sono approdati nei negozi di abbigliamento.

Alcuni utenti di Twitter hanno postato le foto di un negozio del quartiere Bagcilar di Istanbul, situato nella parte europea della citta’ turca. Nelle vetrine e sugli scaffali del negozio sono esposte magliette con il logo dell’Isil. “Se vi state chiedendo cosa sia di tendenza per i jihadisti questa estate – scrive con ironia uno degli utenti di Twitter che pubblicano le foto del negozio turco – visitate la nuova boutique dell’Isil a Istanbul”.

(Adnkronos)