L’estratto di carciofo un valido strumento contro il mesotelioma pleurico?

Lo sostiene una ricerca congiunta dell’Istituto Regina Elena di Roma e dell’ateneo canadese McMaster University di Hamilton, in Ontario

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Roma – L’estratto di carciofo come elemento di prevenzione del mesotelioma pleurico, il tumore ai polmoni causato dall’esposizione all’amianto. Questa è la tesi alla base dello studio sperimentale che coinvolgerà una trentina di pazienti esposti all’amianto, realizzato dall’Istituto Regina Elena di Roma insieme alla canadese McMaster University di Hamilton, in Ontario. 

Lo studio è stato presentato lunedì scorso da Giovanni Blandino, responsabile del laboratorio di oncogenomica traslazionale del Regina Elena e da Paola Muti della McMaster University di Hamilton.

Un progetto ‘made in Italy’ – ha sottolineato Paola Muti – perché il composto è stato messo completamente a punto da un’azienda italiana, che analizzerà per un anno su persone con fattori di rischio, come le placche polmonari da asbesto, l’efficacia dell’estratto di foglie di carciofo nella prevenzione del mesotelioma“.

Ogni anno – ha ricordato Blandino – il mesotelioma colpisce oltre duemila persone in Italia, ma la sua incidenza è in continua crescita, tanto che si attende un picco nel 2020. Nel nostro studio – ha proseguito – sperimentiamo, primi al mondo, la chiemioprevenzione con una sostanza naturale e dal costo contenuto per una patologia tumorale per cui, al momento, non esistono terapie davvero efficaci“. “La chemioprevenzione – ha aggiunto Paola Muti – è un’idea nata negli Stati Uniti che in Italia ha trovato terreno fertile. Si può attuare tutti i giorni anche tramite l’alimentazione o – ha concluso – con un impiego differente di alcuni farmaci“.

(AGI)