Sudan, Meriam Yeya Ibrahim è di nuovo libera e in un luogo sicuro, pronta a partire per gli Usa

La donna, scarcerata lunedì dopo la condanna a morte per apostasia, era stata nuovamente fermata mentre cercava di lasciare il paese con il marito e i figli a causa di un documento di identità non regolare

20140624-_Meriam-Yahia-Ibrahim-Ishag-320x228Le autorità sudanesi hanno rilasciato Meriam Yeya Ibrahim”. Lo ha scritto Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur sulla pagina Facebook dell’associazione, spiegando che la conferma è arrivata dagli attivisti di Sudan Change Now. La donna, scarcerata lunedì dopo la condanna a morte per apostasia, era stata nuovamente fermata mentre cercava di lasciare il paese con il marito e i figli.

La donna sudanese di religione cristiana scarcerata lunedì dopo essere stata condannata a morte per apostasia – sottolinea Napoli – e nuovamente fermata e trattenuta all’aeroporto di Khartoum mentre tentava di lasciare il Paese con il marito Daniel Wani e i due figli, è stata trasferita in un luogo sicuro dagli stessi servizi segreti che l’avevano bloccata e sottoposta a un lungo interrogatorio”. La donna, spiega Napoli su Facebook, resterà nel “luogo sicuro” in “attesa dei documenti di viaggio”.

Anche il dipartimento di Stato Usa ha assicurato – dice la presidente di Italians for Darfur – che le autorità, dopo aver sentito Meriam per diverse ore per questioni legate ai documenti, l’hanno lasciata andare perché non era formalmente in arresto. Sulla vicenda sono intervenute anche altre rappresentanze diplomatiche, tra cui quella italiana che e’ intervenuta subito dopo il fermo per accertare cosa fosse avvenuto e per velocizzare il suo rilascio”.

(Adnkronos)