Farmindustria investirà 1,5 mld nei prossimi tre anni. Settore farmaceutico con numeri importanti nella ricerca e nell’export

L’annuncio dell’Associazione delle imprese del farmaco di Confindustria questa mattina, durante l’assemblea pubblica tenuta al Teatro Argentina

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Roma – Nei prossimi tre anni, Farmindustria è pronta a investire almeno un miliardo e mezzo di euro, di cui 470 milioni già dichiarati, e a creare 2000 nuovi posti di lavoro per i giovani. L’annuncio questa mattina, nel corso dell’assemblea pubblica dell’Associazione delle imprese del farmaco di Confindustria tenuta al Teatro Argentina di Roma.

Un’inversione di tendenza, rispetto alle attuali condizioni economiche del Paese, quella annunciata da parte di un settore competitivo a livello internazionale, sottolinea Farmindustria, come dimostrano le aziende a capitale italiano, con 50 acquisizioni e 300 insediamenti fuori dai confini nazionali negli ultimi quindici anni, e quelle a capitale estero, che hanno una forte presenza in Italia, con poli mondiali per la produzione e la ricerca. Un importante segno più (+14 per cento): è quello registrato dall’export del settore farmaceutico italiano nel 2013.

Una crescita, quella dello scorso anno, che conferma il trend degli ultimi cinque anni (+64 per cento) e che evidenzia come le aziende farmaceutiche partecipino per un considerevole 34 per cento all’aumento complessivo delle esportazioni manifatturiere in Italia dal 2008 al 2013.

Secondo i dati della Banca d’Italia, ha spiegato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, dal 2001 al 2013 la farmaceutica italiana ha aumentato la produttività del 55 per cento rispetto al +1 per cento della media nazionale. “Il rapporto ‘Scenari Industriali 2014’ di Confindustria – ha aggiunto il presidente di Farmindustria – evidenzia come sia l’unica che negli ultimi 5 anni ha visto crescere la competitività del fattore lavoro (+12 per cento contro il -20 per cento della media)“.

Le imprese del farmaco finanziano oltre il 90 per cento della ricerca svolta in Italia e, sul fronte ricerca & sviluppo, rappresentano l’11 per cento degli investimenti e il 7,2 per cento degli addetti del totale manifatturiero. Insieme alle piccole imprese biotech del farmaco, il comparto farmaceutico genera investimenti pari a 1.385 milioni, il 7 per cento del totale della ricerca svolta in Italia.

Il settore farmaceutico, ha sottolineato Scaccabarozzi, si caratterizza anche per risorse umane altamente qualificate e per una forte presenza femminile (44 per cento del totale rispetto a 25 per cento dell’industria), con ruoli importanti, specie proprio nell’ambito R&S, dove il 53 per cento dei ricercatori è donna.

(AGI)