Somalia, attacco kamikaze dei jihadisti tra Parlamento e Palazzo presidenziale: cinque morti

Quattro persone sono morte come diretta conseguenza dell’attacco kamikaze, mentre una quinta è stata uccisa dai soldati presenti nei pressi. L’attentato è stato rivendicato dai miliziani di al-Shabab – legati ad al-Qaeda – che avevano attaccato il Parlamento di Mogadiscio causando dieci vittime

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Mogadiscio – Un’autobomba è esplosa tra il Palazzo presidenziale somalo e il Parlamento di Mogadiscio causando la morte di almeno quattro persone. L’esplosione è avvenuta mentre i deputati erano riuniti in Parlamento.

L’attentato è stato rivendicato pochi minuti fa dai miliziani di al-Shabab, legati ad al-Qaeda, che avevano attaccato il Parlamento di Mogadiscio causando dieci vittime. Il gruppo islamico ha perso il controllo della capitale somala nel 2011 e da allora ha condotto diversi attentati contro le istituzioni di governo e omicidi mirati. Solo qualche giorno fa il deputato Ahmed Mohamud Hayd è stato ucciso dagli al-Shabab.

A farsi esplodere a bordo di un’auto imbottita di esplosivo davanti all’entrata del Parlamento di Mogadiscio è stato un kamikaze. Lo hanno riferito testimoni all’emittente satellitare al-Jazeera. Delle quattro vittime accertate, due sono poliziotti e due civili, ha aggiunto una fonte citata dalla tv. Una quinta persona è stata invece uccisa dai soldati. ”È stata una grande esplosione. Un’autobomba guidata da un kamikaze. Ci sono vittime”, ha detto alla stessa rete televisiva il deputato Abdi Barre, che era in Parlamento al momento dell’attentato.

Un altro attacco senza senso a Mogadiscio vicino al Parlamento. Lo condanno con fermezza. Il nostro obiettivo di aiutare i somali a costruire la pace è ancora più forte”, ha scritto su Twitter il rappresentante speciale delle Nazioni Unite in Somalia Nick Kay.

(Fonti: Adnkronos, Al Jazeera)