Viaggiare sicuri: avvisi del 14 Luglio 2014

 Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana

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Avvisi diffusi il 14.07.2014

Ukraine Ucraina

La situazione complessiva in Ucraina, in particolare nelle regioni sud-orientali del Paese, rimane instabile, fluida ed imprevedibile.

Regioni di Donetsk e Lugansk

Il quadro resta particolarmente teso nel Donbass (regioni di Donetsk e Lugansk), reso ulteriormente instabile e problematico a seguito dell’intensificazione delle operazioni militari nelle ultime settimane.

L’operazione anti-terrorismo, avviata dalle Autorità di Kiev per contrastare l’azione degli anti-governativi che hanno preso il controllo di una parte del territorio nel Donbass, è tuttora in corso e si registrano violenti combattimenti, con l’impiego di armi pesanti, mezzi blindati e incursioni aeree, in numerose località della Regione e nelle principali città, compresi i due capoluoghi Donetsk e Lugansk. I combattimenti militari hanno già causato diverse decine di vittime.  

Nelle zone interessate dalle scontri si verificano, inoltre, frequenti episodi di fermo e detenzione da parte dei miliziani anti-governativi ai danni di giornalisti, forze di sicurezza e missioni di monitoraggio sia militari che civili internazionali (in particolare quelle OSCE).

La situazione rende estremamente difficoltosi gli spostamenti nella regione, sia in ingresso che in uscita. Il principale aeroporto della zona (quello di Donetsk), che ha riportato danni significativi negli sconti militari del 26 e 27 maggio scorsi, non e’ operativo. Il trasporto terrestre nella regione e’ soggetto a continue interruzioni e a rallentamenti dovuti ai numerosi posti di blocco eretti sia dalle forze governative che da quelle anti-governative. Le stazioni ferroviarie di Donetsk e Lugansk risultano solo parzialmente funzionanti.

In considerazione della situazione sul terreno che rende estremamente difficoltoso assicurare la normale assistenza consolare in un territorio in buona parte non piu’ sotto il controllo delle Autorità centrali di Kiev e interessato da operazioni militari sul vasta scala, e piu’ in generale del sensibile deterioramento delle condizioni generali di sicurezza nell’area, si sconsigliano vivamente viaggi a qualsiasi titolo nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Ai connazionali comunque presenti nella zona si consiglia di allontanarsi, almeno temporaneamente ed in attesa che la situazione possa normalizzarsi.
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Malaysia Malaysia 

SICUREZZA

La costa orientale del Sabah è stata – e continua ad essere  – teatro di gravi episodi di violenza a danni di turisti occidentali e non.

Nel periodo febbraio-marzo 2013, vi sono stati scontri sanguinosi tra le forze di sicurezza malesi e gruppi armati infiltrati dalle Filippine. Il Governo malese ha  istituito nel marzo 2013 una zona di sicurezza (Eastern Sabah Security Zone–ESSZONE), che comprende le province di Kudat, Kota Marudu, Pitas, Beluran, Sandakan, Kinabantang, Lahad Datu, Kunak, Semporna e Tawau.

A novembre 2013 sull’isola di Pom Pom si è verificata l’uccisione di un turista di Taiwan.

Dall’inizio di aprile 2014 ad oggi si sono registrati numerosi rapimenti di turisti e lavoratori stranieri nella zona.

Nel luglio 2014 si e’ verificato un attacco armato sull’isola di Mabul, contro le Forze dell’ordine preposte a vigilare l’Isola. Durante gli scontri un poliziotto e’ stato ucciso ed un altro e’ stato rapito.

Malgrado le Autorità locali abbiano incrementato le misure di sicurezza nell’area del Sabah, non si possono escludere il ripetersi di episodi di violenza, inclusi casi di rapimento. Si consiglia pertanto di evitare viaggi verso tutte le isole che si affacciano sulla costa orientale del Sabah da Kudat a Tawau. L’Avviso e’ da intendersi valido anche, ma non limitatamente, per le isole di Kapalai, Lankayan, Ligan, Mabul, Mataking Pom Pom e Sipadan.

Se non assolutamente necessario, si raccomanda altresì di evitare l’attraversamento del confine terrestre tra la Malaysia e la Thailandia, in ragione della situazione di grave tensione delle province meridionali thailandesi … (per leggere  il report integrale, clicca qui)

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Algeria Algeria

Il quadro generale di sicurezza nel Paese risente della instabilità attraversata dalla regione saheliana, che ha conosciuto un momento di eccezionale tensione con l’attentato terrorista contro il sito della “Sonatrach – British Petroleum – Statoil”, verificatosi nel gennaio 2013 a In Amenas.

L’accresciuta instabilità nel Sahel è inoltre confermata dagli episodi di sequestro verificatisi negli ultimi anni a danno di cittadini occidentali e perpetrati da gruppi legati al movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI). 

Il persistente rischio terroristico nella regione si riflette anche nella decisione dell’Algeria di mantenere chiusa la frontiera con il Mali.

Considerato il complessivo quadro di sicurezza, tenuto conto dei sequestri di due connazionali nel febbraio e nell’ottobre 2011 (rispettivamente nei territori a sud della città di Djanet e nell’area ovest limitrofa a Tindouf) e viste le continue operazioni antiterrorismo condotte dalle forze algerine nel sud del Paese, si sconsiglia nella maniera più assoluta di intraprendere viaggi nelle regioni algerine confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania e nelle province di Djanet, Illizi, Tamanrasset. E’ altresì sconsigliato recarsi in viaggio nella regione di Timimoun .Si raccomanda inoltre di sospendere tutti i viaggi non indispensabili nei campi saharawi e di prendere contatto con l’Ambasciata d’Italia ad Algeri prima di programmare un viaggio nella regione dei suddetti campi.  Le misure di sicurezza e il livello di protezione dei campi saharawi non sono omogenei. Anche per questo è opportuno disporre di una scorta armata per gli spostamenti … (per leggere  il report integrale, clicca qui)

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Kenya Kenia

SICUREZZA

A seguito degli attacchi terroristici degli ultimi mesi avvenuti sia a Nairobi che a Mombasa, e da ultimo quelli che nelle recenti settimane hanno interessato centri urbani nell’area prospiciente il confine con la Somalia nelle vicinanze della zona costiera di Lamu, si segnala il progressivo aumento del rischio dovuto al crescente attivismo di Al Shabaab e di gruppi locali particolarmente attivi nella Contea di Lamu, nella quale si raccomanda di limitare la presenza e, a titolo cautelativo, di effettuare solo viaggi ritenuti necessari. Alla luce di tale situazione non si puo’ inoltre  escludere l’eventualità di atti ostili anche negli altri centri urbani lungo il litorale keniota.

Si rinnova quindi l’invito a tutti i connazionali presenti a qualsiasi titolo in Kenya ad essere vigili ed a limitare gli spostamenti, evitando la frequentazione di luoghi di culto, edifici pubblici, eventi sportivi e, nei limiti del possibile, l’utilizzo dei trasporti pubblici (bus, “matatu” e relative stazioni, che nelle ultime settimane sono stato oggetto di attacchi terroristici). 

Nei giorni e nelle ore di maggiore affluenza, occorrerà inoltre evitare punti di abituale ritrovo, centri commerciali e locali notturni frequentati da cittadini stranieri.

È inoltre necessario innalzare il livello di allerta in particolare nella capitale ed a Mombasa. Per quanto riguarda Nairobi è sconsigliato recarsi nei quartieri a nord est della città (Eastleigh, Pangani, etc.) … (per leggere  il report integrale, clicca qui)

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Avviso diffuso il 13.07.2014

Libya

 Libia

Sicurezza

Diffuso il 13.07.2014. Tuttora valido.

A SEGUITO DEGLI SCONTRI DEL 13 LUGLIO 2014, VERIFICATISI NEI PRESSI DELL’AEROPORTO, LO SCALO  INTERNAZIONALE DI TRIPOLI RIMARRA’ CHIUSO PER TRE GIORNI FINO AL 16 LUGLIO PROSSIMO. 

A causa delle perduranti tensioni e dei violenti scontri armati tra milizie che si sono recentemente verificati a Bengasi, é tassativamente sconsigliato recarsi e permanere per qualsiasi motivo in Cirenaica e nel Sud del Paese. Si segnala che l’aeroporto di Benina-Bengasi è ancora chiuso. Considerata la fluidità della situazione della sicurezza anche nella città di Tripoli, si invitano i connazionali ad evitare temporaneamente viaggi anche nella capitale e nella fascia costiera della Tripolitania. In tali aree, i viaggi a carattere professionale potranno essere presi in considerazione soltanto qualora sussistano comprovate e improcrastinabili esigenze, adottando le stringenti misure di sicurezza dettagliate più sotto e dopo aver preso contatto con l’Ambasciata.

Si segnala altresì che in vista della prossima pubblicazione, prevista per la metà di luglio, dei risultati finali delle elezioni tenutesi lo scorso 25 giugno, la situazione della sicurezza nella città di Tripoli e nei principali centri urbani della Libia potrebbe alterarsi in maniera repentina. Non si possono inoltre escludere azioni di natura terroristica, volte a destabilizzare il quadro politico interno.

A Bengasi sono frequenti gli scontri armati tra milizie di fazioni contrapposte, così come tra queste ultime e le forze governative. Ugualmente, in Cirenaica si sono verificati attentati suicidi (dicembre 2013 e aprile 2014) nonché sequestri di cittadini occidentali. Inoltre, alcuni gruppi estremisti della zona sono probabilmente gli artefici dell’uccisione di cittadini egiziani e siriani di religione cristiana (febbraio e marzo 2014)… (per leggere  il report integrale, clicca qui)

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Ultimo aggiornamento 14/07/2014, ore 23.07