Polizia e spending review. Le nuove divise estive per alcuni, non per tutti. Siulp: “Saremo l’esercito di Franceschiello”

Felice Romano, segretario generale del Siulp: “In dotazione un solo pantalone e due camicie per il 20% dei poliziotti. Gli altri dovranno comprarsela da soli: per acquistarla singolarmente servono 1.000 euro”

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Roma – ”Un solo pantalone e due camicie. Dopo 5 anni di attesa, è stato possibile acquistare la nuova divisa solo per il 20% dei poliziotti. E così sulle Volanti vedremo sfilare ‘l’esercito di Franceschiello’, con due agenti che fanno lo stesso servizio ma vestiti in maniera diversa”. E’ la denuncia di Felice Romano, segretario generale del Siulp, il sindacato dei lavoratori della Polizia che conta 26.000 iscritti, il 30% dei poliziotti italiani.

”La nuova divisa – ha spiegato Romano all’agenzia di stampa Adnkronos, del Gruppo GMC – verrà distribuita solo ai colleghi in servizio alle Volanti e ai Nuclei prevenzione crimine. Gli altri poliziotti dovranno comprarsela da soli: per acquistarla singolarmente servono 1.000 euro a poliziotto, mentre se viene acquistata con gli appalti la divisa costa sui 500 euro. La Corte dei Conti -incalza il leader del Siulp- che è tanto sensibile ai danni d’immagine, si interesserà anche di questa cosa?” Romano attacca: ”Ma la cosa più grave è che abbiamo poliziotti che non hanno neanche più i cinturoni funzionanti per tenere la pistola”.

”La spending review – è l’analisi del Siulp – non sta rendendo efficiente il sistema sicurezza per garantire i cittadini. Abbiamo circa 300 centri di spesa nel comparto sicurezza e difesa: ogni forza di polizia compra le divise ma anche auto o strumentazioni in maniera diversificata e autonoma”. Risultato? ”Con i tagli di 4 miliardi che i governi negli ultimi anni hanno operato sul comparto, solo il 20% dei poliziotti ha la divisa per fare servizio e prestare soccorso ai cittadini. Avendo tagliato sui capitoli ma non sui centri di spesa, i soldi servono così a mantenere l’apparato e non a rendere efficiente il servizio”.

”A questa situazione – sottolinea Romano – si aggiunge qualche scelta scellerata del Dipartimento nella distribuzione delle poche ‘risorse-molliche’ che ormai restano dopo i tagli alla sicurezza. E poi -segnala il Siulp- c’è l’emergenza risorse per la Polizia Stradale, ma sotto i riflettori va anche la situazione di alcune città come Modena dove l’ufficio di Polizia integrato (quello cioè dove lavorano poliziotti e polizia municipale, ndr) per carenza di organico -dovendo garantire almeno 15 giorni di vacanza ai lavoratori- ha dovuto chiudere per ferie”.

Il leader del Siulp continua: ”Non si può sostituire la sicurezza reale con la sicurezza di facciata, mandando uomini a fare la girandola anziché controllare il territorio per l’intero turno di lavoro”. ”Ormai non siamo più sorpresi da nulla -taglia corto il Siulp- visto l’ultimo disegno di legge sulla riforma della Pubblica amministrazione, che prevede il ruolo unico della dirigenza pubblica. Il governo Renzi ipotizza che il questore di Roma e/o il prefetto potrebbero essere anche dirigenti che provengono dall’Inps o dalle Asl. Che Dio ci aiuti – conclude Romano – perché a quel punto non sarà più sicurezza pubblica ma pronto soccorso”.

(Adnkronos)