Doppia strage di immigrati nel Mediterraneo. A Malta 18 morti nella stiva di un barcone

Sul barcone erano in oltre 500, la diciannovesima persona è morta mentre stava per essere trasferita a Lampedusa. Ben 40 dispersi al largo della Libia

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Agrigento – Si teme una doppia strage di immigrati oggi nel Mediterraneo. Ai 18 morti asfissiati nella stiva di un barcone, si aggiungono i 40 dispersi in un naufragio, di cui hanno parlato 61 persone soccorse al largo della Libia da un mercantile, che ora le sta trasferendo a Porto Empedocle (Agrigento).

I cadaveri delle 18 persone uccise dalle esalazioni di monossido di carbonio nel vano motore di una grossa imbarcazione in legno sono stati prelevati da motovedette di Malta e trasferiti nell’isola dei Cavalieri. A loro si aggiunge una diciannovesima vittima, il cui corpo è stato trasferito a Lampedusa da un motovedetta della Guardia costiera. Era ancora in vita quando era stato soccorso, assieme ad altri due uomini gravemente intossicati e ora ricoverati nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo.

Sul barcone in cui hanno trovano la morte i 18 migranti viaggiavano più di 500 persone. Il natante era stato soccorso a 80 miglia a Sud di Lampedusa, in acque di competenza maltese. Per questo le salme sono state trasferite a Malta.

È stato il mercantile “City of Sidon”, invece, a imbarcare i 61 superstiti di un naufragio nel Golfo della Sirte, al largo della Libia. I migranti attesi a Porto Empedocle, hanno affermato che dalla dalla Libia erano partiti in 102 e dunque almeno 41 di loro sarebbero dispersi nel naufragio, su cui sta cercando di fare luce la Marina Militare Italiana, che con l’operazione Mare Nostrum – i assenza di un meccanismo serio di polizia europea di frontiera marittima – ha assunto il doppio ruolo di gendarme e di salvatrice di anime nel Mediterraneo.

Nel pomeriggio sempre a Porto Empedocle arriverà anche un secondo mercantile, con a bordo altri 206 immigrati soccorsi nel Canale di Sicilia.

(AGI)