Hamas accetta tregua di 24 ore per tirare il fiato. Netanyahu denunzia: “La stanno violando”

Il movimento nazislamista al potere a Gaza ha detto sì a un cessate il fuoco di un giorno “in risposta alla sollecitazione dell’Onu e tenuto conto della situazione della popolazione”. Channel 2: “Israele ha fermato i raid”. Fermato palestinese con autobomba in Cisgiordania

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Hamas ha accettato una tregua di 24 ore a partire dalle 14 ora locale (le 13 in Italia). “In risposta alla sollecitazione dell’Onu e tenuto conto della situazione della nostra gente, abbiamo convenuto con le fazioni palestinesi un cessate il fuoco di 24 ore a partire dalle 14” ha dichiarato il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri.

L’inviato Onu in Medio Oriente Robert Serry ha chiesto anche a Israele di proclamare una nuova tregua umanitaria. Lo scrive il sito Ynetnews. La richiesta era stata confermata da una fonte israeliana, secondo la quale questa poteva essere presa in considerazione solo se Hamas avesse dichiarato un cessate il fuoco.

Israele non si è ancora formalmente pronunciato sull’annuncio di Hamas per una tregua di 24 ore, ma secondo la rete televisiva israeliana Channel 2 ha intanto fermato le operazioni sul terreno. Il governo, riferisce il sito Times of Israel, sarebbe orientato ad approvare la tregua nel pomeriggio.

Diversi missili sono stati sparati dalla Striscia dopo le 14 locali, ora in cui è entrata in vigore la tregua proclamata dal movimento islamico. Hamas “sta violando la sua tregua” ha dichiarato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu alla Cnn. Hamas “continua tutte le sue operazioni”, ha aggiunto Netanyahu, e Israele farà quanto dovrà per proteggere i suoi cittadini.

Dieci minuti prima dell’inizio della tregua annunciata da Hamas un raid israeliano ha colpito la Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito Times of Israel. Secondo al Aqsa Tv, la rete televisiva di Hamas, i jet israeliani hanno colpito la sua sede a Gaza city. L’emittente non ha però interrotto le trasmissioni.

Israele ha interrotto domenica mattina alle 10 (le nove in Italia) una tregua umanitaria di 24 ore che doveva durare fino a mezzanotte, dopo che erano ripresi i lanci di missili da Gaza. Nella notte un soldato israeliano di 27 anni, Barak Refael Degorker, è stato ucciso da un colpo di mortaio sparato dalla Striscia, vicino al confine con Gaza.

Il governo israeliano aveva deciso sabato sera di estendere fino alla mezzanotte di domenica la tregua umanitaria in vigore dalle otto di sabato mattina. Ma come è accaduto sabato intendeva continuare con la distruzione dei tunnel sotterranei nella Striscia. Il portavoce di Hamas Sami Abu Zhuri aveva definito “inaccettabile” la tregua perché è proseguita la distruzione dei tunnel e i soldati non hanno permesso l’accesso dei civili in alcune aree. La tregua di sabato ha permesso di recuperare molti corpi, portando a 1049 il conto delle vittime tra i palestinesi. Il bilancio tra i soldati israeliani è di 43 morti.

Fermata autobomba – I siti israeliani riferiscono che un’auto carica di bombole d’ossigeno collegate a un detonatore è stata fermata a un posto di blocco in Cisgiordania, a sud ovest di Gerusalemme. Il conducente palestinese del mezzo è stato arrestato.

(Adnkronos)