Callipo si appella a Matteo Renzi: “Venga in Calabria, siamo sull’orlo dell’abisso”

L’imprenditore si è rivolto al capo del Governo dalle pagine del Corriere della Sera: “Le forze politiche e i loro rappresentanti nazionali non hanno voluto dare una mano alla parte migliore della Calabria che alzava la testa”. E su Facebook lancia un’invettiva contro i famelici politici calabresi. Le reazioni politiche: Renzi farà un tour ferragostano in Calabria, Campania e Sicilia

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Vibo Valentia – ”Nel 2010 ho provato a candidarmi alla guida della Regione con una lista civica di persone comuni. Contro abbiamo avuto gli eserciti di due leader politici che ci hanno sopravanzato, e uno di loro, l’ex presidente Scopelliti, ha conquistato la Regione. I risultati si commentano da sé: la Calabria è sull’orlo dell’abisso. Dinanzi alla forza coesa dei blocchi di potere politici e ‘prenditoriali’ calabresi, le forze politiche e i loro rappresentanti nazionali non hanno voluto dare una mano alla parte migliore della Calabria che alzava la testa. Anche ora il Pd, indeciso a tutto, e il centrodestra, che ha sgovernato la Calabria per 4 anni, alla fine non troveranno di meglio che ricompattarsi sulle vecchie classi dirigenti”.

Lo ha scritto l’imprenditore Pippo Callipo, patron del noto gruppo alimentare, in un intervento sul ‘Corriere della Sera‘, dal titolo ‘Perché la Calabria è sull’orlo dell’abisso‘. ”C’è da utilizzare le ingenti risorse dei fondi comunitari 2014/2020 -rimarca Callipo- su questa partita non ci sarà destra o sinistra, ma il consueto gioco delle parti che mira a un solo risultato, spartirsi la torta. Ho scritto di recente al premier Renzi invitandolo a occuparsi di persona della Calabria”.

”Il mio auspicio – ha rimarcato l’imprenditore – è che ci siano non uno, ma dieci Galli della Loggia che stimolino chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità e a provocare, se ancora possibile, reazioni vibrate in quella parte di società civile calabrese che non ne può più di questa brutta politica”.

Nel suo intervento sul ‘Corriere‘, Callipo ricorda che Ernesto Galli della Loggia (‘L’autocritica che non c’è‘, sul Corriere del 20 luglio) ”dice cose sacrosante. In Calabria, la mia regione, ci sono, e sono sempre più forti e incontrastati, un ceto politico e una burocrazia incolti e affaristici che, da decenni, si sono impadroniti delle risorse pubbliche, attraverso il controllo scientifico dei partiti (destra/sinistra/centro)”.

”Risorse pubbliche regionali, nazionali ed europee -prosegue l’imprenditore- anziché essere finalizzate allo sviluppo, alla salvaguardia ambientale e alla valorizzazione del grande patrimonio naturalistico, storico e culturale di questa terra -è l’analisi di Callipo- sono state dirottate alle clientele dei singoli politici. In questo modo si è favorita la speculazione più becera, di cui sono protagoniste la criminalità organizzata e i tanti ‘prenditori’ (i peggiori avversari dell’imprenditoria sana che pure in Calabria c’è) che contribuiscono a fare della mia regione un caso non semplicemente ‘vergognoso’, ma grave per la stessa tenuta della democrazia italiana”.

”Perché, in un contesto simile -fa notare- in cui la legalità è a pezzi e i giovani e le migliori intelligenze sono costretti alla fuga se non si piegano allo scambio diritti/favori, è in discussione il nostro stesso essere cittadini di un Paese europeo. Non farò analisi sociologiche sulle ragioni e i ‘crediti’ di questa parte del Mezzogiorno mai saldati dallo Stato. Non dirò della complicità di parte del sistema imprenditoriale italiano nello sperpero di risorse destinate a colmare il deficit infrastrutturale in Calabria. Ma lo sdegno di Galli della Loggia è anche il mio. Ciò che va aggiunto -conclude Callipo- è che nonostante tutto lo Stato italiano e le sue espressioni più alte (governi, Parlamento, partiti, autorità di controllo) seguitano a non occuparsi della Calabria con la determinazione che deve avere il chirurgo dinanzi a un cancro da estirpare”.

Dal proprio profilo su Facebook sabato pomeriggio aveva in qualche modo anticipato l’intervento sul quotidiano di via Solferino, con una vera e propria invettiva: “Bisognerebbe mandarli in carcere per i danni che hanno fatto alla Calabria. Purtroppo molti dinosauri della politica continueranno a fare danni mascherandosi e riciclandosi”.

Renzi, tour nel Sud – La situazione della Calabria e del Sud è all’attenzione del Governo. Secondo l’Adnkronos, che cita fonti di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, avrebbe messo in preventivo nei prossimi giorni – intorno a Ferragosto – di recarsi in Calabria e in altre città del Sud, dove era già stato nei mesi scorsi, per fare il punto della situazione sull’utilizzo dei fondi strutturali nelle regioni del Mezzogiorno. Le tappe di questo tour ferragostano dovrebbero perciò essere Reggio Calabria, Napoli e Palermo.

Le risposte dal Pd – ”Dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Aspettiamo il premier Renzi in Calabria, ma più che una visita serve una strategia per la regione e attenzione concreta del governo”, ha dichiarato all’Adnkronos Doris Lo Moro, capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali al Senato, commentando l’appello di Pippo Callipo. ”Appoggio la richiesta di Pippo Callipo e apprezzo la sua sensibilità – ha aggiunto l’esponente del Pd – il suo allarme è un atto di fiducia per la Calabria”.

”Siamo convinti – ha rimarcato Lo Moro – della necessità che su questi temi ci sia una responsabilità diretta del presidente del Consiglio: non ci sono più scusanti né per il governo regionale, che ha fallito ed è un’ombra di quello precedente, né per l’esecutivo nazionale, consapevole del fatto che senza il Sud il sistema Paese non può reggere”.

Ernesto Carbone, vicinissimo al capo del Governo, ha invece sottolineato che ”il premier (che non ci sia l’istituto del ‘premier’ in Italia, pazienza… ndr) Renzi tornerà intorno a Ferragosto in Calabria. In quattro mesi, ci va per la terza volta: questo dimostra, nei fatti, la forte attenzione del governo per la regione”.  Carbone è originario di Cosenza e per questo dovrebbe conoscere la situazione calabrese meglio di altri. All’Adnkronos ha dichiarato anche che è ‘giusto l’appello di Callipo, che doveva essere indirizzato più ai governi predecenti – ha aggiunto Carbone – ma è sicuro che l’esecutivo Renzi è in campo per risolvere i problemi della regione”.

”Dalla Calabria – ha ricordato Carbone – il presidente del Consiglio ha fatto partire una cabina di regia presieduta da Graziano Delrio. Per la prima volta Palazzo Chigi si rende conto che la Calabria in questo momento è il ‘figlio più bisognoso’, e risponde alle criticità con azioni concrete”, ha concluso Carbone.

(Adnkronos)