Ebola, la Cnn rivela la cura segreta sperimentale degli Usa

L’epidemia di ebola ha fatto – con dati aggiornati al 1° agosto – 887 morti e 1603 casi accertati, ma le autorità temono che il bilancio reale sia ancora più pesante per le resistenze delle popolazioni locali ad affidarsi alla medicina tradizionale. Sotto accusa le abitudini alimentari

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Atlanta – Gli Stati Uniti avrebbero un siero segreto che potrebbe rivelarsi efficace contro il virus ebola, la cui epidemia in Africa Occidentale ha causato fino al 1° agosto scorso, secondo i dati diramati dall’OMS, 887 decessi, con 1603 casi accertati (Guinea 485 casi, 358 morti; Liberia 468 casi, 255 morti; Nigeria 4 casi, 1 decesso, Sierra Leone 646 casi, 273 decessi).

Lo ha rivelato la Cnn secondo cui tre fiale di questo siero sperimentale, mantenuto a temperature sotto zero, sono state inviate in Liberia la scorsa settimana, con il fine di tentare il salvataggio di due volontari statunitensi che avevano contratto la malattia.

20140804-kent-brantly-nancy-writebol-320x197I due volontari sono il dottor Kent Brantly, rientrato sabato negli Usa in una cornice straordinaria di sicurezza, e la dottoressa Nancy Writebol, in viaggio in queste ore alla volta di Atlanta, in Georgia, presso l’Emory University Hospital. La struttura ospedaliera è collegata con il CDC (Center for Disease Control).

Il ‘farmaco’ è stato sviluppato dalla società di biotecnologie Mapp Biopharmaceutical Inc, con sede a San Diego e non è mai stato sperimentato su esseri umani, ma solo su scimmie affette dal virus, con risultati promettenti. Secondo quanto trapelato da San Diego, quattro cinque scimmie sono state osservate nel corso degli esperimenti, ma solo quattro hanno ricevuto delle cure con vari step di applicazione: due nelle prime 24 ore dal contagio, le altre due dopo 48 ore dal contagio. Tutte sono sopravvissute, mentre è deceduta l’unico primate che non è stata curata con questo siero sperimentale.

Sia il dottor Brantly, il primo a contrarre il virus, che la dottoressa Writebol hanno dato il consenso per la somministrazione del siero, denominato ZMapp.

Entrambi – secondo quanto trapela dalla Cnn – hanno mostrato sensibili segni di miglioramento.

La DTRA (Defense Threat Reduction Agency), un’agenzia del Dipartimento della Difesa che si occupa delle minacce chimiche, biologiche, radiologiche, nucleari e ad alto impatto esplosivo, alla fine del mese di giugno ha confermato ulteriori finanziamenti pubblici alla Mapp Biopharmaceutical Inc per gli eccellenti risultati raggiunti nelle attività di ricerca delle contromisure biotecnologiche a un’ampia gamma di minacce monitorate dalle autorità militari statunitensi.

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