Estate al cinema: tra uscite tecniche e “momenti imbarazzanti”

Con l’estate prepotentemente entrata nel suo vivo le spiagge italiane si popolano di gente, mentre i cinema si svuotano e rievocano le tipiche balle di fieno che svolazzavano per le strade sterrate dei film di Sergio Leone…

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L’offerta del cinema italiano è praticamente pari a zero, ecco quindi arrivare dagli States una miriade di uscite tecniche, ovvero quelle pellicole che poco attirano il vasto pubblico degli appassionati nostrani pur vantando un cospicuo seguito in patria. Vengono così inserite in un periodo dove la concorrenza non risulta eccessiva, sebbene gli incassi che frutteranno non saranno certo esorbitanti.

Si inseriscono in questo filone pellicole di genere demenziale o commedie più tradizionali in pieno American Style come Walk of Shame, Chef, That Awkward Moment, Neighbors, 22 Jump Street. Con queste uscite, apprezzate più dal popolo americano, è chiaro come blockbuster del calibro di Transformers 4 e Apes Revolution abbiano avuto vita facile al box office.

Quella che non è certa è la qualità di queste pellicole, ma andiamo con ordine:

Sorvoliamo sul pessimo “Walk of Shame”, classico film che vorrebbe essere politicamente scorretto ma finisce per incanalarsi nei soliti, scontati binari del “potrei ma non voglio”. “Chef” aveva potenzialmente tutte le carte in regola per dare a Jon Favreau l’occasione di riprendere quel tocco indie che ultimamente nelle sue pellicole era venuto a mancare (con buoni risultati in Iron Man, mediocri in Iron Man 2 e pessimi in Cowboys & Aliens); la magia invece non si ripete, nonostante una buona storia di partenza (un rinomato chef viene stroncato da un blogger, si licenzia e decide di compiere un percorso che lo riavvicinerà al figlio e all’amore per la cucina, anche se si parla di street food), un cast niente male e un “link” interessante con la generazione dei social network; di fatto, la mancanza di idee nella regia e soprattutto una sceneggiatura stereotipata affossano il film sotto una coltre di noia e banalità.

“That Awkward Moment” (in arrivo nelle nostre sale il 28 agosto) si presenta da subito per quel che è: una commedia condita fino al midollo di buoni sentimenti e qualche battuta esagerata e (all’apparenza) scorretta che mette in campo un trio di attori giovani ed emergenti (su tutti Miles Teller e Michael B. Jordan, che rivedremo insieme nel nuovissimo Fantastic Four). Un trio d’amici (di cui fa parte anche l’ex idolo della Disney Zac Efron) decidono di rimanere single il più a lungo possibile; chiaramente le cose prenderanno la piega opposta, con una storia che tende più al sorriso affettuoso che alla risata. Non pessimo, ma quasi.

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“22 Jump Street” è il migliore del gruppo, ed è anche un degno seguito del primo capitolo (21 Jump Street): la pellicola ricalca ancora il genere della parodia dei film action e polizieschi in cui a farla da padrone è la strana coppia, qui rappresentata in maniera vincente da Jonah Hill (ormai in stato di grazia) e Channing Tatum. Nonostante non ci siano sussulti di alcun tipo, il film funziona perché chiarisce subito di non volersi prendere sul serio e per un regia perfetta. La premessa basta a godersi una serie di gag improbabili e assurde che regaleranno più di una risata allo spettatore.

Agosto riserverà ancora qualche uscita interessante, ma bisognerà attendere settembre per rientrare a pieno regime in modalità cinema ON.   

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