Viaggiare sicuri: avvisi del 3 e 4 Settembre 2014

Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana

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Avvisi diffusi il 3 e il 4 Settembre 2014: Nigeria, Ghana, Kenia, Giappone, Guinea, Georgia, Iran, Venezuela

Nigeria_01 Nigeria

Diffuso il 04.09.2014. Tuttora valido

In conseguenza dell’aggravarsi della situazione sanitaria legata all’epidemia di febbre emorragica (EBOLA) è stata dichiarata l’emergenza nazionale sanitaria.  Si sconsigliano pertanto i viaggi non necessari nel Paese. Dopo il primo caso letale registrato su un cittadino liberiano in transito all’aeroporto di Lagos, deceduto il 25 luglio, sono ad oggi diciotto i casi di Ebola in Nigeria: quattordici a Lagos e quattro a Port Harcourt. Di essi sette sono stati i casi letali: cinque a Lagos e due a Port Harcourt. Nove pazienti sono stati curati in appositi centri e dimessi, mentre due sono sotto ancora in trattamento. Per maggiori informazioni sul virus e sulle misure precauzionali da adottare, si invitano i cittadini italiani che intendono recarsi in Nigeria a consultare il Focus “Ebola” sulla homepage di questo sito.

Si rinvia anche al sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (QUI) ove vengono forniti costanti aggiornamenti sulla diffusione del virus in Africa occidentale.

Sicurezza

La situazione della sicurezza è caratterizzata, in generale, da diffusi atti di criminalità ed è concreto, presente ed attuale il rischio di atti di terrorismo e di violente sommosse in varie aree del Paese. Si raccomanda pertanto di tenere strettamente conto della situazione della sicurezza in loco nel prendere decisioni relative agli alloggiamenti e agli spostamenti.

Aree di attenzione: centro, nord e, in particolare, nord est del Paese

Tra le aree di attenzione si evidenziano il centro (cosiddetta “middle belt”), il nord e, specialmente, il nord est.
Permane elevato il rischio di incremento di azioni ostili, con particolare riferimento a rapimenti a danno di stranieri sia da parte della criminalità comune che da parte di gruppi terroristici, anche con esiti letali. Tale pericolo aumenta notevolmente nelle aree più remote e più difficilmente controllabili da parte delle Autorità, in particolare quelle settentrionali.

Sono al momento fortemente sconsigliate visite negli Stati di Plateau, Bauchi, Kano, Kaduna e Katsina, se non dettate da motivi di necessità e solo adottando speciali cautele.

Si deve al momento assolutamente evitare di recarsi negli Stati di Borno, Yobe e Adamawa, … (leggi l’avviso completo)

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Ghana Ghana

Diffuso il 04.09.2014. Tuttora valido

SICUREZZA

Gli atti di criminalità comune sono recentemente aumentati. Sono state registrate nella capitale diverse rapine a mano armata ai danni di stranieri, soprattutto nelle ore serali e notturne. Sono stati assaliti cittadini stranieri con armi da taglio e da fuoco dentro e fuori dalle loro abitazioni, mentre erano in macchina o si spostavano in taxi o a piedi. Nel corso di alcuni di questi episodi sono stati feriti o uccisi cittadini europei che avevano cercato di opporre resistenza.

Per ridurre la vulnerabilità a questo tipo di crimine, si consiglia di usare particolare prudenza nelle ore notturne e, in genere, di non viaggiare dopo il tramonto, ma di spostarsi invece, se possibile in gruppo, evitando i mezzi di trasporto comuni e utilizzando solo taxi che espongono il numero di registrazione (servizio registrato presso le Autorità). Si sono segnalati due casi di stupro ai danni di donne straniere, avvenuti entrambi in tarda serata.
Si raccomanda, inoltre, di evitare le zone isolate, i quartieri poveri e i locali di dubbia reputazione, di non indossare o esibire gioielli e altri oggetti di valore e maneggiare il denaro con discrezione.
Nelle abitazioni si suggeriscono misure di prevenzione quali chiusure di sicurezza, inferriate alle finestre, sorveglianza notturna e sistemi di allarme.

Si registrano numerosi casi di truffe ai danni di turisti e cittadini stranieri. Alcune sono architettate da singoli individui o da gruppi organizzati che spesso adescano le proprie vittime tramite Internet richiedendo successivamente e a diverso titolo l’invio di somme di denaro, altre invece vengono perpetrate a danno di incauti acquirenti di oro e di appezzamenti di terreno.

Per informazioni si prega contattare l’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata.

Nelle aree minerarie (in particolare Ashanti e Western Region) si registra un aumento della violenza (anche con alcuni omicidi), legata al fenomeno dell’estrazione illegale di oro, cosa che… (leggi l’avviso completo)

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Kenya Kenya

Diffuso il 04.09.2014

SICUREZZA

A seguito degli attacchi terroristici degli ultimi mesi avvenuti sia a Nairobi che a Mombasa, e da ultimo quelli che più recentemente hanno interessato centri urbani nell’area prospiciente il confine con la Somalia nelle vicinanze della zona costiera di Lamu, si segnala il progressivo aumento del rischio dovuto al crescente attivismo di Al Shabaab e di gruppi locali particolarmente attivi nella Contea di Lamu, nella quale si raccomanda di limitare la presenza e, a titolo cautelativo, di effettuare solo viaggi ritenuti necessari. Alla luce di tale situazione non si può inoltre  escludere l’eventualità di atti ostili anche negli altri centri urbani lungo il litorale keniota.

Si rinnova quindi l’invito a tutti i connazionali presenti a qualsiasi titolo in Kenya ad essere vigili ed a limitare gli spostamenti, evitando la frequentazione di luoghi di culto, edifici pubblici, eventi sportivi e, nei limiti del possibile, l’utilizzo dei trasporti pubblici (bus, “matatu” e relative stazioni, che nelle ultime settimane sono stato oggetto di attacchi terroristici). 

Nei giorni e nelle ore di maggiore affluenza, occorrerà inoltre evitare punti di abituale ritrovo, centri commerciali e locali notturni frequentati da cittadini stranieri.

È inoltre necessario innalzare il livello di allerta in particolare nella capitale ed a Mombasa. Per quanto riguarda Nairobi è sconsigliato recarsi nei quartieri a nord est della città (Eastleigh, Pangani, etc.) e, in generale, nei quartieri marginali; relativamente a Mombasa si suggerisce di limitare la presenza al transito aeroportuale ed evitare i viaggi non essenziali in città. Inoltre, si continuano a raccomandare itinerari alternativi al Likoni Ferry.

Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito DoveSiamoNelMondo … (leggi l’avviso completo)

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Japan Giappone 

Diffuso il 04.09.2014

Le Autorità sanitarie locali hanno comunicato che, negli ultimi giorni, si sono registrati a Tokyo (parco di Yoyogi ma anche attiguo Meiji Jingu e zone limitrofe.)  alcuni  casi di febbre  Dengue, un’infezione di origine virale trasmessa attraverso puntura di zanzara. Le stesse Autorità stanno predisponendo le misure necessarie volte a bonificare la suddetta area. Si raccomanda ai connazionali che dovessero recarsi nel Paese di non effettuare visite al suddetto parco.

Per maggiori informazioni al riguardo si prega di consultare il Focus “Sicurezza sanitaria – Misure preventive contro malattie trasmesse da puntura di zanzara” sulla home page di questo sito.

Per la sua configurazione e posizione geografica, il Giappone resta un Paese sottoposto ad importanti movimenti tellurici. Il Governo Metropolitano di Tokyo ha predisposto un dettagliato manuale in lingua giapponese e inglese  che contiene tutte le informazioni necessarie su come agire in caso di terremoto e del quale è opportuno prendere attenta visione. Un manuale di base sugli accorgimenti da adottare in caso di eventi sismici redatto in lingua italiana è disponibile sulla home page del sito della nostra Ambasciata al link “Emergenza Terremoto”.

Per quanto concerne la situazione della centrale Fukushima-I, sita nell’omonima Prefettura a oltre 200 km a nord di Tokyo, tutti i reattori interessati dall’incidente verificatosi in conseguenza degli eventi dell’11 marzo 2011 sono in stato di arresto a freddo (“cold shutdown”). Sono in corso le procedure per lo smantellamento pianificato dei reattori, che richiedono complessi interventi sull’impianto e nell’area circostante e che dureranno per molti anni.

Tale dato consente di confermare – assieme ai risultati sul monitoraggio dei livelli di intensità di dose e di fallout sul terreno effettuati dalle Autorità giapponesi – la zona in cui si sconsiglia ogni tipo di viaggio: l’ area di 30 km dalla centrale di Fukushima-I, oltre alle zone di “evacuazione allargata” a nord ovest di suddetta area, dove si registrano livelli di radioattività ambientale superiori a quelli consentiti (vedi mappa). Al di fuori di suddette zone non esistono limitazioni per viaggi legati alla sicurezza radiologica.

A Tokyo i livelli di radioattività ambientale.… (leggi l’avviso completo)

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Guinea Guinea 

Diffuso il 03.09.2014. Tuttora valido

Da alcuni mesi in Guinea si è sviluppata un’epidemia da febbre emorragica da virus Ebola. Il focolaio principale è concentrato in Guinea Forestale, soprattutto nelle prefetture di Guéckédou e Macenta, prossime alla frontiera con Liberia e Sierra Leone. Ulteriori focolai attivi si segnalano nella capitale Conakry e nelle prefetture di Forécariah, Coyah, Dubréka, Pita, Siguiri, Kouroussa, Kérouané, Nzérékoré e Youmou. Risulta invece al momento relativamente stabile la situazione in altre prefetture colpite dall’epidemia: Boffa,Telimele, Dinguiraye, Kissidougou e Dabola.

Per contenere l’epidemia il Governo guineano ha decretato lo stato di emergenza sanitaria nazionale che impone diverse misure di prevenzione ed anche restrittive con riferimento al movimento delle persone all’interno della Guinea e da e per l’estero. Le zone prospicienti alle frontiere della Guinea con Sierra Leone e Liberia sono isolate e le frontiere tra i tre Stati chiuse. Le Autorità del Senegal e della Guinea Bissau hanno chiuso le frontiere terrestri con la Guinea Conakry. Alcune linee aeree (tra cui SenegalAirlines sulla tratta Dakar/Conakry) hanno sospeso i propri voli. Non si esclude che le Autorità locali possano assumere ulteriori decisioni d’urgenza, anche con brevissimo o nessun preavviso (chiusura di ulteriori frontiere, sospensione di voli, limitazione nei movimenti all’interno del Paese o verso/dall’estero, ecc.). Ai Connazionali che prevedano di effettuare spostamenti si raccomanda di contattare la propria compagnia aerea per le opportune verifiche.

In considerazione dell’estrema pericolosità della malattia e delle misure restrittive agli spostamenti adottate dalle Autorità guineane e di vari Paesi limitrofi (tra cui il Senegal), si consiglia fortemente di rinviare eventuali viaggi con destinazione la Guinea.

Ai Connazionali in Guinea si consiglia di lasciare temporaneamente, qualora possibile, il Paese e, in ogni caso, si raccomanda di:segnalare la propria presenza all’Ambasciata d’Italia a Dakar e all’Ambasciata di Francia a Conakry, che funge da focal point in loco, seguire le indicazioni fornite dalle Autorità guineane in materia di comportamenti igienico-sanitari (v. sito dell’Ambasciata a Dakar), consultare regolarmente questo sito, i siti web dell’Ambasciata d’Italia a Dakar e dell’Ambasciata di Francia a Conakry, mantenersi informati tramite i media locali ed internazionali. 

Per maggiori informazioni sul virus .… (leggi l’avviso completo)

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Georgia Georgia 

Diffuso il 03.09.2014. Tuttora valido

Si segnala che, il valico Georgia – Russia è nuovamente aperto al traffico, dalle ore 6.00 alle ore 19.00. Il pieno ripristino delle attività 24h dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.

Il 1 settembre 2014, è entrata in vigore la nuova legge georgiana sullo status di stranieri e apolidi. Secondo le nuove disposizioni, i cittadini italiani potranno continuare a recarsi in Georgia senza l’obbligo del visto, a qualsiasi titolo e con libertà di uscita e reingresso nel Paese, per soggiorni di durata non superiore ai 90 giorni cumulativi per semestre. Per soggiorni superiori ai 90 giorni, è necessario ottenere il visto presso l’Ambasciata della Georgia a Roma (Corso Vittorio Emanuele II, 21-II piano. Tel. 06/69925809), che si consiglia di contattare anche per altre informazioni relative all’ingresso e alla permanenza in Georgia.

Si ricorda che l’attraversamento del confine amministrativo tra la Russia e le regioni separatiste dell’ Abkhazia e dell’Ossezia del Sud costituisce una violazione della legge georgiana sui territori occupati, punibile con una multa, ovvero con la reclusione dai due ai quattro anni. Nei casi in cui la violazione sia commessa da gruppi o da recidivi, la legge prevede la reclusione dai due ai cinque anni.
Si ricorda infine che il Governo italiano non riconosce le Autorità “de facto” delle suddette regioni, e non può pertanto assicurare il consueto livello di assistenza ai connazionali in difficoltà.

Nonostante la situazione nel Paese rimanga in generale calma, e benché non si siano registrati incidenti gravi ai danni di cittadini stranieri, si continua a raccomandare cautela, evitando luoghi di eventuali manifestazioni o di assembramenti politici.

Non sembrano probabili, almeno nell’imminenza, scoppi di nuove ostilità con le regioni separatiste dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia, verso le quali si continua comunque a sconsigliare viaggi a qualsiasi titolo. Anche considerati  .… (leggi l’avviso completo)

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Iran

Diffuso il 03.09.2014. Tuttora valido

Sicurezza

Le condizioni generali di sicurezza per i viaggiatori che intendano visitare l’Iran sono buone, sia per effetto di un controllo capillare degli apparati statali che di un atteggiamento tradizionalmente accogliente nei confronti dei turisti occidentali e, in particolare, italiani, da parte della popolazione e degli operatori turistici locali. Con la primavera 2014, in coincidenza con la principale stagione turistica nel paese, si è registrato nuovamente un notevole afflusso di turisti italiani. 

Si ricorda in ogni caso l’esigenza di adottare un comportamento improntato al rispetto delle usanze islamiche (per un maggiore dettaglio si può fare riferimento alla Scheda paese), oltre che alle comuni norme di prudenza, in particolare quando si visitano le grandi città dove si possono verificare episodi di piccola criminalità.

Si attira tuttavia l’attenzione sulla necessità di evitare i viaggi in alcune zone del paese (peraltro generalmente escluse dagli itinerari turistici) nelle quali si registra un accresciuto attivismo delle organizzazioni indipendentiste, anche per effetto di una instabile situazione nei paesi confinanti, con conseguente aumento dei rischi per la sicurezza:

  • zone di confine con il Kurdistan iracheno (fascia di confine di circa 10 km ad ovest delle province di Kordestan, Kermanshah, Ilam, Khuzestan);
  • regioni sud-orientali del paese (zone di confine della provincia del Khorasan meridionale con l’Afganistan, intero territorio della provincia del Sistan-Baluchistan, parte orientale della provincia di Kerman ad est di Bam);
  • alcune isole minori dello Stretto di Hormoz: si sconsiglia vivamente di recarsi con imbarcazioni da diporto private nelle vicinanze delle acque attigue alle isole della Grande e Piccola Tunb e di Abu Musa, la cui sovranità È oggetto di contenzioso con gli EAU.

Il recente incidente aereo che ha coinvolto il 10 agosto un velivolo IrAN-140 (versione locale dell’Antonov AN-140) ha riportato l’attenzione sulla vetustà della flotta aerea utilizzata per i voli interni.… (leggi l’avviso completo)

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Venezuela Venezuela

Diffuso il 03.09.2014. Tuttora valido

La situazione di sicurezza nel Paese risulta molto precaria, con fenomeni di criminalità largamente diffusi (aggressioni, anche violente, a scopo di rapina). Particolarmente interessate da tali fenomeni sono la città di Caracas (dove è pericoloso anche il tragitto che conduce dall’aeroporto al centro città, che si sconsiglia di percorrere durante le ore notturne) e le principali città del Paese. Anche nell’isola di Margarita, importante meta turistica, si è registrato negli ultimi tempi un peggioramento delle condizioni di sicurezza con gravi episodi di criminalità che hanno visto coinvolti anche cittadini stranieri.

Nei primi mesi del 2014 il Venezuela è stato scosso da numerose manifestazioni di protesta contro il governo, degenerate spesso in scontri violenti tra manifestanti e forze di sicurezza. A partire da aprile le manifestazioni sono notevolmente diminuite, ma nelle ultime settimane si è assistito a una ripresa delle stesse, specie nello Stato Táchira, che, per quanto ancora limitata, invita alla prudenza. Si raccomanda pertanto la massima cautela in tutti gli spostamenti nel Paese, tenendosi lontano da ogni assembramento ed evitando, in particolare, i luoghi dove sono previste manifestazioni di protesta, mantenendosi sempre aggiornati sugli avvenimenti in corso.

Da anni nel paese si verificano numerosi sequestri di persona a scopo di estorsione, anche a danno di stranieri e di cittadini italiani residenti. Tale fenomeno è particolarmente diffuso nelle zone al confine con la Colombia (Stati di Zulia, Táchira ed Apure, dove si sconsigliano viaggi non necessari), e, in diversa misura, in molte aree del Paese, compresa la capitale, dove assumono spesso la forma di “sequestri lampo”.

Alla luce di quanto precede, si consiglia ai connazionali che intendano recarsi in Venezuela di adottare particolare cautela negli spostamenti, soprattutto nelle ore notturne, sia nella capitale, sia nel resto del territorio.

Si raccomanda, qualora si abbia intenzione di effettuare escursioni nei principali siti turistici all’interno del Paese (che .… (leggi l’avviso completo)

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Ultimo aggiornamento 5/09/2014, ore 22:01:58