L’Australia in prima linea nella guerra al jihad. L’Olanda invia gli F16 in Medio Oriente

Massiccia operazione anti-terrorismo tra Brisbane e Sydney: sventato attacco dell’Isil in Australia. Progettavano una decapitazione in pubblico, 15 arrestati. La decapitazione in pubblico di una persona scelta a caso sarebbe stata ripresa per poi diffonderne le immagini sul web, con l’intento di “scioccare, sconvolgere e terrorizzare la comunità” Il rischio “lupo solitario” e la possibile reazione dei cittadini, trascinati dai jihadisti in una battaglia urbana senza divise e insegne militari. L’Olanda si schiera con il Fronte della Libertà

Mohammad Ali Baryalei il jihadista australiano che ha svelato al telefono il complotto criminale in Australia
Mohammad Ali Baryalei il jihadista australiano che ha svelato al telefono il complotto criminale in Australia

Sydney – Le forze di sicurezza australiane questa mattina (la scorsa notte in Italia) hanno condotto una massiccia operazione anti-terrorismo contro ambienti fiancheggiatori dell’ISIL, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante autoproclamatosi “Califfato”. Oltre 800 agenti hanno operato tra Brisbane e Sydney, sventando un attacco dei jihadisti residenti in Australia che avevano in programma di decapitare una persona scelta a caso in un luogo pubblico. Il blitz ha interessato gli Stati di Qeensland e Nuovo Galles del Sud, nel sud-est del paese, con l’obiettivo di arrestare 25 membri di una stessa cellula islamista.

Successivamente, le immagini dell’efferata esecuzione sarebbero state pubblicate sul web, con il fine di amplificare l’effetto terroristico generato dalla scelta casuale e dal luogo pubblico del delitto. La polizia ha fornito questi particolari per sensibilizzare la popolazione e indicare alla comunità musulmana moderata che le autorità non stanno inerti di fronte al pericolo jihadista.

L’operazione dell’anti-terrorismo avviene appena una settimana dopo che Canberra ha reso noto il suo stato d’allarme di fronte alla minaccia terrorista rappresentata dai combattenti australiani dell’Isil di ritorno dal Medio Oriente, ma anche la decisione di partecipare alle azioni militari contro i jihadisti in Medio Oriente, dove lunedì il governo Abbot ha deciso di inviare 600 soldati e 8 aerei da guerra negli Emirati Arabi Uniti pronti a colpire in Iraq e Siria. 

L’allarme è scattato a seguito dell’intercettazione di una telefonata di Mohammad Ali Baryalei, un cittadino australiano ai vertici dell’Isil, considerato un reclutatore di mujahidin. 

Uno dei 15 fermati, Omarjan Azari (22 anni), è stato già incriminato per aver complottato per realizzare un attacco terroristico sul suolo australiano. Un piano, hanno affermato i procuratori, teso a “scioccare, sconvolgere e terrorizzare” la comunità.

Baryalei, ex attore e buttafuori di locale, è accusato di aver reclutato molti australiani per combattere al fianco del gruppo islamico che vuole istituire un califfato in Iraq e Siria. Anche il primo ministro, Tony Abbott, è intervenuto sulla vicenda confermando, in una conferenza stampa, che “dirette esortazioni ad attaccare venivano da un australiano che appare essere un leader dell’Is con l’obiettivo di realizzare in Australia assassinii dimostrativi. Quindi non si tratta di un semplice sospetto, questo era il loro intento e per questo la polizia ha deciso di intervenire in modo così massiccio”.

Secondo alcune stime dellintelligence australiana, integrata nel sistema di informazioni occidentale, i cittadini australiani combattenti nella fila dei jihadisti in Iraq e in Siria sarebbero una sessantina, mentre un altro centinaio fornirebbero – dall’Australia – sostegno attivo ai movimenti sunniti radicali.

Nel frattempo, secondo anticipazioni parlamentari raccolte dal quotidiano di Amsterdam “Trouw“, il governo olandese sta considerando di inviare caccia-bombardieri F16 per partecipare alla campagna aerea guidata dagli Stati Uniti contro i jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL), sia in Iraq che in Siria, dopo aver deciso di fornire armi ai peshmerga curdi.

La decisione sarà presa domani nel corso di una riunione del governo da Mark Rutte, ma necessiterà dell’appovazione del Parlamento neerlandese. “Trouw” cita fonti dell’esecutivo, ricordando che l’Olanda non è stato tra i Paesi cui Barack Obama ha chiesto di contribuire alla “vasta coalzione anti Isil” durante lo scorso Nato Summit di Newport, in Galles, all’inizio di settembre..

(Fonte: agenzie) © RIPRODUZIONE RISERVATA