Comunicazioni radio in Formula 1, la FIA fa mezza marcia indietro…

Ennesima dimostrazione della FIA di una certa leggerezza nel prendere le decisioni, seguendo la corrente demagogica e rispondendo a valutazioni condivisibili in generale, ma imposte con irresponsabile superficialità. Una lotta continua tra pericolo e senso del ridicolo…

20140919-mercedes-wheel-655x436

Marina Bay, Singapore – Marcia indietro della FIA sul divieto di comunicazioni radio ai piloti e sull’uso di messaggi e indicazioni provenienti dal muretto box ai piloti, per mezzo dei cartelli.

Rispetto all’indirizzo iniziale, che riguardava la quasi totalità delle comunicazioni inerenti la gestione delle monoposto, si è fatta una mezza marcia indietro, accogliendo le valutazioni dei piloti riguardanti aspetti che implicano la sicurezza: come, per esempio, la gestione delle power unit ibride.

La scorsa settimana Charlie Whiting, agendo come delegato FIA per la sicurezza (e non come direttore di corsa unico), aveva dichiarato illegale qualsiasi tramissione radio relativa alle prestazioni della vettura o del pilota, perché contrastanti con lo spirito (e la lettera, in alcuni casi) dell’articolo 20.1 del regolamento sportivo, statuente che “il pilota deve guidare la vettura da solo e senza aiuti”.

Tuttavia, alcuni piloti e team hanno rilevato che l’esclusione di ogni comunicazione avrebbe comportato rischi inutili per i piloti in pista e per tutto il personale presente sul circuito. Così la FiA, accogliendo tali rilievi, ha precisato che non saranno ammesse le comunicazioni relative alle prestazioni dei piloti, ma l’atteso divieto relativo alle prestazioni delle vetture (anzitutto sui dati telemetrici delle power unit) sarà positicipato al 2015, per permettere ai team di prepararsi meglio al cambiamento. Ossia di dotare le monoposto di un “cruscotto” adeguato sui volanti delle monoposto, in modo tale che la monoposto dia ai piloti le informazioni necessarie a gestire le macchine in sicurezza.

Secondo le ultime disposizioni della FIA, restano vietate le comunicazioni – sia radio, che con i cartelli dal muretto box – relative a:

  • Consigli su traiettorie più redditizie
  • Segnalazioni di contatti con cordoli
  • Indicazioni di precisi set-up in funzione delle curve
  • Comparazioni con i tempi intermedi di un altro pilota
  • Velocità in curva comparata con altro pilota
  • Indicazioni delle marce da utilizzare in funzione dell’andatura di un altro pilota
  • Selezione delle marce in generale
  • Indicazione dei punti di frenata
  • Indicazione dell’intensità della frenata, anche comparata con quella di un altro pilota
  • Regolazione della frenata in relazione alla stabilità della vettura in frenata
  • Uso dell’acceleratore rispetto ad un altro pilota
  • Uso dell’acceleratore in generale
  • Uso del DRS rispetto ad un altro pilota
  • Uso di ogni tasto per il sorpasso (compreso il boost transitorio di potenza)
  • Tecniche di guida in generale

L’intento della FIA di ridare peso alla capacità di guida dei piloti è apprezzabile, meno la velocità con cui si prendono certe decisioni a stagione inoltrata, mettendo in pericolo i piloti (abituati da anni a certi “aiutini” dai box) ed esponendosi al ridicolo internazionale di dover fare una marcia indietro. Questa sì senza indicazioni dai box…

© RIPRODUZIONE RISERVATA

John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.