Lewis Hamilton beffa Nico Rosberg nelle qualifiche del GP di Singapore, le Ferrari illudono: Alonso 5°, Räikkönen 7°

Nella notte di Singapore le Frecce d’Argento di Stoccarda prenotano la vittoria. Ricciardo e Vettel inseguono, con Alonso e Massa spostati “di peso” dalle prime due file. Räikkönen in Q3 dà forfait a metà del tentativo, per problemi alla power unit. Si sgonfia la speranza di vedere una monoposto rossa in prima fila, a quattro anni dall’ultima pole proprio sul circuito cittadino di Marina Bay. Eliminato Button dalla Top Ten per 17 millesimi di secondo 

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Marina Bay – Lewis Hamilton fa 37 e 3! No, non è la febbre del campione del mondo 2008, ma il numero di pole position conquistate in carriera e quelle conquistate sul circuito di Marina Bay, dove oggi il pilota della Mercedes ha beffato il compagno di squadra Nico Rosberg – leader della classifica piloti – per soli 7 millesimi di secondo. Un’inezia, ma importante sotto il profilo psicologico e per la lotta per il titolo. Fondamentale per tenere desto l’interesse su un mondiale che sembrava poter vivere un giorno migliore per i colori Ferrari.

Nelle prime due eliminatorie, infatti, la Ferrari aveva primeggiato con Räikkönen e Alonso, poi aveva dovuto contenere il ritorno delle due Mercedes, ma sembrava in grado di potersela giocare almeno con una delle due monoposto per la prima fila.

Invece, nel Q3 per la pole, il sogno è svanito, con problemi alla power unit sulla monoposto di Räikkönen e con Alonso non in grado di reggere il passo delle due Mercedes e delle due Red Bull. Il quinto posto in griglia quindi è lo stato attuale della competitività della Ferrari, con Alonso rimasto fiducioso per una gara in cui giocarsi ogni carta possibile per conquistare un risultato positivo, in un week-end considerato non negativo come quello di Monza. Räikkönen, settimo in griglia, è stato preceduto da Massa e seguito da Bottas, in un simpatico cocktail di Martini e Rosse…

Magnussen, nono, ha preceduto Daniil Kvyat, escludendo Jenson Button per 17 millesimi di secondo dalla Top Ten, anche in questo caso con un ideale sandwich di lattine di bibite energetiche e di “ferri” di Woking.

In grande spolvero le due Ferrari nella Q2, almeno nella prima parte, con Alonso avanti a Räikkönen di 31 millesimi di secondo. Poi il “ritorno” di Hamilton prima, di Rosberg poi, arretrava le due monoposto di Maranello al terzo e quarto posto, con Rosberg capace di scalzare Hamilton in prima posizione proprio sotto la bandiera a scacchi. Massa, quinto tempo sul filo di lana, precedeva le due Red Bull di Ricciardo e Vettel, il compagno di squadra Bottasi, Magnussen con la McLaren e Kvyat con la prima Toro Rosso. Eliminato per soli 17 millesimi di secondo Jenson Button, seguito da Vergne, Hülkenberg, Gutierrez, Perez e Grosjean.

Nella prima eliminatoria, sorpresa Räikkönen, con il miglior tempo (1’46’’685), davanti al compagno di squadra Alonso con poco più di 2 decimi di vantaggio (204 millesimi, per la precisione), Hamilton, Button, Bottas, Rosberg, Hülkenberg, Vergne, Vettel e Ricciardo a chiudere la virtuale Top Ten. Massa, con l’11° tempo, precedeva Kvyat, Grosjean (qualificatosi alla Q2 con la bandiera a scacchi già abbassata), Gutierrez, Magnussen e Perez, ultimo dei qualificati alla fase successiva, mentre rimanevano esclusi Sutil, Maldonado, Bianchi, Kobayashi, Chilton e Ericsson.

Realisticamente, non è una giornata deludente per i colori italiani, perché la monoposto patisce troppo la mancanza di potenza della power unit e la superiorità della motorizzazione Mercedes, davvero straordinaria.

La carta dell’affidabilità – se varrà – può essere decisiva per concludere il 14° appuntamento stagionale in modo soddisfacente, ma per quest’anno è meglio mettersi l’anima in pace e godersi lo spettacolo offerto da altri.

Domani la gara partirà alle 14 in Italia, saranno le 20 nel buio di Singapore, con trasmissione della gara su Rai1 e sul Canale 207 della piattaforma Sky.

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