IL PATRIMONIO GENETICO DELL’ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI

Dichiarazioni, aforismi, detti, estratti di discorsi, affermazioni che girano sulla stampa e su internet e che spesso esprimono distillati di concetti, principi, piccole verità che vanno oltre le parole…

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Serena Gana Cavallo, bravissima storica del movimento operaio, ci ha mandato un richiamo per mettere in evidenza un errore di ItaliaOggi che ha definito l’art. 18 come un frutto del Psi. La sua precisazione ha un valore strategico perché aiuta a capire la vera genesi di questa norma deleteria per l’efficienza delle aziende e per l’occupazione.

L’art. 18 infatti, com’era stato redatto da due socialisti (il ministro Brodolini e il professor Giugni), prevedeva che esso fosse applicabile solo nelle aziende oltre i 35 dipendenti. Il Pci, allora ancora filosovietico, dietro la minaccia di un referendum abrogativo, impose la riduzione a 15 dipendenti, condannando così al nanismo le nostre imprese. Inoltre, l’estensione del diritto di reintegro a tutti (e non ai soli discriminati per ragioni sindacali o politiche) è stata l’opera di un altro pci, il senatore Fermariello.

Di socialista quindi, nell’art. 18, non c’è niente.

(Diritto&Rovescio, Italia Oggi, 20 Settembre 2014)