Afghanistan, accordo per un governo di unità, Ashraf Ghani è il nuovo presidente

Il nuovo capo di Stato, che succede ad Hamid Karzai, ha firmato una storica intesa con Abdullah Abdullah, suo rivale alle presidenziali, che ora assume il ruolo di premier del Paese. Kerry: “Hanno messo al primo posto il popolo afghano”

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Kabul – L’ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani è il nuovo presidente dell’Afghanistan. Succede ad Hamid Karzai, in carica dalla fine del 2001. Lo ha annunciato la Commissione Elettorale afghana.

Il rivale alle elezioni presidenziali, l’ex ministro degli Esteri, Abdullah Abdullah assumerà invece il ruolo di “Chief Executive Officer”, la denominazione adottata per la carica di premier. L’annuncio fa seguito all’accordo raggiunto qualche ora prima dai due contendenti, dopo oltre tre mesi dalle presidenziali del 14 giugno.

Dopo settimane di aspre polemiche, infatti, Ghani e Abdullah hanno firmato in mattinata un accordo per la creazione di un governo di unità nazionale con una spartizione di poteri tra capo di Stato e capo di governo. L’intesa è stato siglata nel corso di una cerimonia nel palazzo presidenziale di Kabul alla presenza di Hamid Karzai.

Lo storico accordo è stato salutato con favore dal segretario di Stato Usa John Kerry, che è stato il mediatore tra le parti interessate dalla diatriba elettorale. Un “momento straordinario“, lo ha definito il compromesso Kerry. I due contendenti per la presidenza, ha aggiunto, “hanno messo al primo posto il popolo afghano e assicurato che la prima transizione democratica e pacifica nella storia del loro Paese prenda avvio con l’unità nazionale“.

L’accordo “è la chiave per la stabilità dell’Afghanistan e il continuo sostegno della comunità internazionale“, ha detto invece il Segretario Generale uscente della Nato, Anders Fogh Rasmussen, chiedendo ora di firmare il testo dell’accordo legale che consentirà alle truppe dell’Alleanza Atlantica di rimanere nel Paese nel ruolo di addestramento anche dopo il 2014. “Attendo che i necessari accordi per la sicurezza con Stati Uniti e Nato vengano conclusi il prima possibile, come entrambi i candidati si sono impegnati a fare in un messaggio congiunto al vertice Nato in Galles“, ha sottolineato Rasmussen.

A tale accordo si è sempre opposto l’ex presidente, Karzai, l’entourage del quale è accusato da osservatori indipendenti di essere coinvolto nella coltivazione e nel traffico internazionale di oppiacei.

(Adnkronos)