Iran, resta in carcere Ghoncheh Ghavami arrestata perché voleva vedere una partita di volley

Il legale della 25enne britannico-iraniana: “Sono circa 80 giorni che è in prigione e ancora non c’è un capo di imputazione”. La giovane è stata fermata il 20 giugno mentre si stava recando allo stadio per assistere al match tra la nazionale iraniana e l’Italia

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Resta in carcere Ghoncheh Ghavami, la venticinquenne britannico-iraniana arrestata nelle settimane scorse, dopo aver tentato di assistere all’incontro di pallavolo maschile Iran-Italia a Teheran. Lo ha reso noto il suo legale, Mahmoud Alizadeh Tabatabaie, citato dall’agenzia di stampa Isna, secondo il quale “la detenzione provvisoria della sua cliente è stata prolungata, sono circa 80 giorni che è in prigione e ancora non c’è un capo di imputazione“.

Secondo l’Isna, Ghavami era stata arrestata il 20 giugno, mentre cercava di entrare nel palazzetto dello sport in cui era in programma la partita.

La giovane era stata rilasciata dopo qualche ora, ma “qualche giorno più tardi, quando era andata a recuperare i suoi effetti personali” in commissariato “era stata arrestata di nuovo” e al momento non si sa dove sia detenuta. “Siamo molto preoccupati – ha ribadito un portavoce del ministero degli Esteri britannico – e abbiamo sollevato il caso con il governo iraniano“.

Clicca per raggiungere la pagina di supporto all'appello per la liberazione di Ghoncheh Ghavami
Clicca per raggiungere la pagina di supporto all’appello per la liberazione di Ghoncheh Ghavami

Nella Repubblica Islamica dell’Iran vige una rigida legge di separazione di genere, che vieta alle donne di assistere ai match in cui in campo ci sono uomini. Al momento del suo fermo, Ghoncheh Ghavami si trovava all’esterno dello stadio Azadi, insieme ad alcune attiviste iraniane per i diritti delle donne.

Da indiscrezioni, potrebbe trovarsi detenuta nel penitenziario Evin di Teheran, dove ci sono i detenuti politici. In qualche modo, Ghonchen ha fatto sapere alla sua famiglia – che vive a Londra – di essere stata tenuta in isolamento per 41 giorni.

A favore di Ghoncheh Ghavami si è mobilitata la rete dei social media, con uno sforzo congiunto per chiederne la liberazione. Su Facebook è stata aperta una pagina di sostegno – “Free Ghoncheh Ghavami” – che ha già totalizzato migliaia di ‘Mi piace‘, mentre su Twitter è stato lanciato lanciato l’hashtag #FreeGhonchehGhavami.

Anche Amnesty International ha promosso la richiesta di immediata liberazione della venticinquenne anglo-iraniana, un appello cui si sono aggiunti migliaia di atleti. 

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