Pericolo islamista, Esposito (Ncd): “Domani in Copasir il premier Renzi indichi la strategia per il futuro della sicurezza”

Alla vigilia dell’audizione del presidente del Consiglio dei ministri dinanzi al Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, il vicep-presidente della commissione bicamerale auspica che il Governo abbia le idee chiare sulla strategia nazionale contro la minaccia jihadista. Con un occhio alle “criticità” che riguardano direttamente l’Italia

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Roma – Domani il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, sarà ascoltato dal Copasir, il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica cui è deputato il controllo parlamentare sulla strategia nazionale delle sicurezza. 

All’ordine del giorno c’è la strategia contro la minaccia terroristica, ma anche il ruolo dell’Intelligence italiana nella prevenzione dei rischi per il sistema-Italia. Incontro chiesto da tempo dai membri del “Comitato” presieduto da 20140929-stucchi-copasir-312x207Giacomo Stucchi. L’appuntamento è per le 15, nell’aula al sesto piano di palazzo San Macuto, per quello che si annuncia un lungo confronto, a tutto campo, su sicurezza e politica di difesa. Dall’ombra dell’Isil in Iraq e Siria, alla partecipazione italiana alla coalizione internazionale guidata dagli Usa contro i jihadisti del cosiddetto Stato Islamico, alla minaccia dei ‘foreign fighters‘, fino alla vicenda dei 6 italiani rapiti in giro per il mondo. Molti i temi in agenda del meeting, che avverrà come di consueto a porte chiuse.

Con l’audizione del premier Renzi – ha spiegato all’Adnkronos il vice presidente del Copasir, Giuseppe Esposito – il Comitato farà una disamina sul futuro della sicurezza degli italiani e sulla strategia che il governo, attraverso il Cisr (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, ndr), indicherà alla nostra intelligence per fronteggiare minacce vecchie e nuove, e in modo particolare l’ombra del terrorismo criminale mediorientale“.

Su temi e questioni di stretta attualità – ha sottolineato il senatore di Ncd – già molto hanno riferito in Copasir il direttore del Dis, Giampiero Massolo, e il sottosegretario Marco Minniti, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Dal presidente del Consiglio – rimarca Esposito – mi aspetto invece un’analisi delle minacce interne ed esterne legate alla sicurezza, e le indicazioni operative che il governo ha dato a Intelligence e forze di polizia sul fronte della lotta e della prevenzione. Vogliamo conoscere quali sono le priorità per la sicurezza“.

In questo momento di difficoltà e estrema insicurezza provocati da molteplici conflitti che stanno attraversando il mondo intero – ha approfondito ancora il vice presidente del Copasir – Isis, ebola, Libia e Ucraina sono solo la punta dell’iceberg dei possibili allarmi internazionali. Senza dimenticare la situazione di crisi italiana, con l’aumento dei disoccupati e gli scontri sociali sul territorio, a partire dalla No Tav fino agli anarco-insurrezionalisti. Fino ad oggi l’Intelligence e gli uomini in divisa hanno garantito quotidianamente, nel silenzio, la nostra difesa“.

Gli argomenti che verranno trattati domani nel corso dell’audizione con Renzi – ha affermato Esposito – saranno molteplici: si va dall’energia ai fondi sovrani, dall’immigrazione al cyber crime, ma ci sarà spazio anche per chiedere l’impegno del governo a garantire i fondi necessari per la nostra sicurezza“.

In agenda, ha spiegato ancora Esposito, ”anche questioni apparse a più riprese sui media anche questa settimana e rimaste ancora irrisolte: dal Protocollo farfalla (l’operazione che sarebbe stata disposta dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria [Dap] e dal Sisde per avere accesso ad alcuni detenuti sottoposti al 41 bis, ndr), alla questione dei sei italiani sequestrati all’estero. Temi – ha assicurato il numero due del Copasir – che saranno affrontati anche con il premier Renzi, ma che comunque, e costantemente, vengono attenzionati dal Comitato attraverso una interlocuzione costante con il Comparto Intelligence”.

Tra i temi oggetto del confronto Renzi-Copasir potrebbe esserci anche la possibile minaccia terroristica al Vaticano. La questione, del resto, è stata più volte al centro dei lavori del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il tema è stato infatti affrontato sia durante l’audizione del direttore del Dis, ambasciatore Giampiero Massolo, sia il 18 settembre scorso, quando a palazzo San Macuto è stato sentito il generale Alberto Manenti, direttore dell’Aise (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna).

Nel corso di un’audizione durata oltre tre ore al Copasir, oltre a una panoramica aggiornata sulle principali aree di crisi internazionali, il capo degli 007 di Forte Braschi aveva fatto anche il punto sulla situazione dei sei italiani rapiti all’estero, la cui vicenda da tempo è seguita dalla nostra intelligence.

I connazionali fino a oggi sequestrati da gruppi armati in diverse aree del mondo sono: padre Paolo Dall’Oglio, le tracce del quale si sono perse il 29 luglio 2013; Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, sequestrate in Siria; Gianluca Salviato e Marco Vallisa prelevati in Libia; Giovanni Lo Porto, scomparso in Pakistan il 19 gennaio 2012.

(Adnkronos)