Theresa May, ministro dell’Interno britannico: “L’Isis forse ha già armi chimiche, potrebbe diventare una minaccia nucleare”

Pre-allertate le SAS in Iraq e Siria, allarme delle forze di intelligence Alleate


Birmingham – Le forze speciali britanniche sul terreno in Iraq e Siria hanno avuto l’ordine di indossare tute di protezione e maschere antigas, poiché c’è il fondato timore che i jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) si siano impossessati di parte dell’arsenale chimico siriano.

Un battaglione delle SAS – il Daily Mail – è in stato di preallerta per intervenire nell’eventualità in cui queste armi dovessero essere utilizzate dalle milizie jihadiste.

20140930-Theresa-May-312x245Anche il ministro degli Interni britannico, Theresa May (nella foto a sinistra), ha detto oggi in occasione del congresso del suo partito, che gli estremisti dello Stato Islamico potrebbero essere in grado di procurarsi o acquistare armi chimiche e nucleari, diventando di fatto il primo quasi-stato “veramente terrorista del mondo”, ha detto il ministro degli Interni, in un discorso durante una conferenza del Partito Conservatore.

Il ministro ha evidenziato drammaticamente la minaccia alla Gran Bretagna dal gruppo terroristico, che opera “entro poche ore di volo da nostro Paese”, ha ammonito. L’Isil – secondo le ultime risultanze dell’intelligence britannica – sta formando uomini e donne con l’intento di sviluppare “nuovi metodi per uccidere indiscriminatamente”.
Theresa May ha parlato oggi a un gruppo di attivisti Tory a Birmingham, evidenziando come la Gran Bretagna debba affrontare nuove sfide che vanno dalla sicurezza del Paese alla politica di difesa e agli affari esteri. 

“Persone innocenti sono in pericolo in questo momento,” ha detto. “Se non agiamo, rischiamo di essere sonnambuli in una società in cui il crimine non può più essere indagato e i terroristi possono essere in grado di preparare i propri complotti sanguinari in modo indisturbato”.

Poi si è preoccupata di spiegare che “questa battaglia non è di qualcun altro”: i jihadisti dell’Isil “hanno chiarito le loro ambizioni e ci hanno fatto i loro nemici”, ha ricordato la responsabile dell’Interno del Regno Unito. “E la lezione della storia ci dice che quando i nostri nemici dicono che vogliono attaccarci, intendono proprio questo. Non dobbiamo tirarci indietro. Non dobbiamo rifuggire dalla nostra responsabilità”, ha sottolineato, prima di evidenziare come sia un errore confondere Isil e islam: i musulmani britannici dovrebbero unirsi contro i jihadisti, che spaccano il mondo musulmano con la loro barbarie. 

“Lasciate che esca il messaggio che noi sappiamo che l’Islam è una religione di pace e non ha nulla a che fare con l’ideologia dei nostri nemici”, ha detto Theresa May, che ha invitato a “stare fianco a fianco con i musulmani britannici” che prendono posizione contro i nuovi barbari “dicendo «Non nel mio nome [Non in my name]»”.

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