Ebola, dalle strette di mano ai viaggi in aereo, ecco il vademecum per difendersi dal contagio

Dopo la segnalazione di tre casi sospetti in Spagna, le preoccupazioni dei cittadini aumentano. Ecco alcuni consigli (indicativi e non esaustivi) – Scarica il vademecum

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La paura dell’epidemia del virus ebola in Africa contagia il mondo. Dopo la segnalazione di tre casi sospetti in Spagna, le preoccupazioni dei cittadini aumentano. Ma come si tramette l’infezione e quali sono i sintomi? Il ministero della Salute, sul proprio sito web, ha messo a punto un’apposita sezione dedicata al virus per affrontare a 360 gradi la materia.

Cos’è la malattia da virus ebola – Nota come febbre emorragica da virus, ebola è una malattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalità fino al 90 pre cento. La malattia colpisce uomini e primati (scimmie, gorilla, scimpanzé). L’origine del virus non è del tutto nota, ma i pipistrelli della frutta (Pteropodidae), sulla base delle evidenze disponibili, sono considerati probabili veicoli ospiti del virus ebola. L’attuale epidemia scoppiata in Africa Occidentale deriva da tradizioni alimentari locali, che portano a mangiare questi pipistrelli in zuppe con verdure o cotti alla brace. Quando i pipistrelli vengono cotti alla brace, il virus resiste alla temperatura relativamente bassa e non prolungata, mentre il virus viene debellato con cottura prolungata in umido, perché la bollitura ne uccide il ceppo.

Come si trasmette – Il virus ebola si trasmette attraverso l’esposizione diretta ai liquidi corporei di una persona o di un animale contagiato, vivo o morto (saliva, sangue, sperma). Un contatto casuale in luoghi pubblici con persone che non mostrano segni di malattia non trasmette ebola, se non avviene contatto con liquidi corporei (esempio la saliva di uno starnuto è in grado di trasmettere il virus). Non si può contrarre la malattia maneggiando denaro o prodotti alimentari. Le zanzare non dovrebbero trasmettere il virus ebola.

Viaggi – Il rischio di infezione per i viaggiatori è molto basso, perché la trasmissione da persona a persona avviene per contatto diretto con i fluidi corporei o secrezioni di un paziente infetto. I viaggiatori dovrebbero evitare ogni contatto con pazienti infetti sintomatici. Gli operatori sanitari che viaggiano verso aree colpite dovrebbero seguire rigorosamente le indicazioni sul controllo delle infezioni raccomandate dall’Oms. Chiunque abbia soggiornato in aree dove i casi sono stati recentemente segnalati dovrebbe essere consapevole dei sintomi dell’infezione e consultare un medico al primo segno di malattia.

Quali sono i segni e i sintomi tipici dell’infezione – Comparsa improvvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola sono i segni e sintomi tipici, seguiti da vomito, diarrea, esantema, insufficienza renale ed epatica e, in alcuni casi, emorragia sia interna che esterna. Gli esami di laboratorio includono globuli bianchi e piastrine bassi ed aumento degli enzimi epatici.

Incubazione – Il periodo di incubazione o l’intervallo di tempo dall’infezione alla comparsa dei sintomi è tra i 2 e i 21 giorni. Il paziente diventa contagioso quando comincia a manifestare sintomi, non è contagioso durante il periodo di incubazione. L’infezione da malattia da virus ebola può essere confermata solo attraverso test di laboratorio.

Quanto è resistente il virus – Il virus ebola viene ucciso facilmente da sapone, candeggina, luce solare o asciugatura. Il lavaggio in lavatrice di indumenti contaminati da liquidi è sufficiente a distruggere il virus ebola. Il virus ebola sopravvive solo per breve tempo su superfici esposte alla luce solare o secche.

Chi è più a rischio – Durante un’epidemia le persone a più alto rischio di infezione sono gli operatori sanitari; familiari o altre persone a stretto contatto con persone infette; persone che hanno contatto diretto con i corpi dei defunti, nelle cerimonie funebri; cacciatori nella foresta pluviale che entrano in contatto con animali trovati morti nella foresta

Qual è il trattamento – I pazienti gravemente malati necessitano di terapia intensiva, sono spesso disidratati e hanno bisogno di liquidi per via endovenosa o di reidratazione orale con soluzioni contenenti elettroliti. Attualmente non esiste un trattamento specifico per curare la malattia. Alcuni pazienti con terapie mediche appropriate guariscono. Sono in corso varie sperimentazioni cliniche su persone che hanno contratto il virus della febbre emorragica, alcuni delle quali con successo pieno e guarigione dei malati.

  • Come prevenire la malattia – Diverse misure possono essere adottate per prevenire l’infezione, limitare o interrompere la trasmissione. Tra queste:
    Ridurre il contatto con animali infetti ad alto rischio (quali pipistrelli della frutta, scimmie e primati) nelle aree di foresta pluviale colpite;
    Cuocere accuratamente i prodotti di origine animale (sangue e carne) prima di mangiarli;
    Indossare guanti e utilizzare dispositivi di protezione individuale, durante la cura di persone malate;
    Lavare regolarmente le mani dopo aver visitato i pazienti in ospedale o dopo essersi presi cura di qualcuno a casa;
    Seppellire immediatamente le persone decedute per ebola, manipolando le salme con dispositivi di protezione.

Quando si dovrebbe cercare assistenza sanitaria – Se una persona si trova in aree dove è noto ci sia la malattia da virus ebola o ha avuto contatti con un caso confermato in laboratorio o un soggetto con quadro clinico fortemente sospetto di malattia da virus ebola e comincia a presentare sintomi della malattia dovrebbe immediatamente richiedere assistenza sanitaria.

Eventuali casi sospetti devono essere segnalati dal centro medico all’unità sanitaria più vicina senza indugio. Cure mediche immediate sono essenziali per aumentare il tasso di sopravvivenza dalla malattia. Le cure mediche sono importanti anche per controllare la diffusione della malattia ed avviare immediatamente le procedure di controllo dell’infezione.

Occorre seguire le comunicazioni del Ministero degli Esteri, attraverso il sito VIAGGIARE SICURI, per verificare lo stato della diffusione dell’epidemia e le informazioni di sicurezza che ne derivano.

Si può scaricare il vademecum con consigli e risposte alle domande più frequenti  cliccando qui.

Ultimo aggiornamento 08/10/2014, ore 14:50:43 | (Fonte: Adnkronos)