Coldiretti lancia ennesimo allarme contraffazione alimentare, mentre la Forestale compie sequestri in tutta Italia

Dal whisky a Terni, al vino tra Roma e Benevento. Il fatturato della contraffazione alimentare in Italia supera il miliardo di euro, secondo la stima di Coldiretti

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Roma – Raffica di sequestri di prodotti alimentari contraffatti. Sono ormai quotidiane le azioni della Forestale che portano alla luce un vero e proprio allarme per il tessuto produttivo italiano. A fare la sintesi è la Coldiretti, con un dato eloquente: il fatturato della contraffazione alimentare in Italia supera il miliardo di euro.

L’ultimo maxisequestro oggi a Terni, dove sono state scoperte in un magazzino circa 3.500 bottiglie di falso whisky e Scotch whisky. Denunciate tre persone alla Procura della Repubblica di Terni per frode in commercio e vendita di sostanze alcoliche contraffatte.

L’operazione è stata condotta dal personale del Nucleo Agroalimentare Forestale e del Comando provinciale di Terni del Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con quello del locale Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e  rientra nel quadro della cooperazione internazionale di polizia per contrastare la contraffazione agroalimentare in ambito Interpol.

Il sequestro è giunto al termine di una complessa indagine scaturita da una segnalazione della Scotch Whisky Association (Swa), partner della rete internazionale Opson (dal greco antico cibo) promossa dal Corpo Forestale dello Stato a partire dal 2010 e che ha ormai raggiunto l’adesione di ben 41 Paesi.

Dal whisky al vino – La Forestale ha sequestrato martedì 80mila bottiglie di falsi Falanghina e Aglianico, due vini tipici del beneventano. Il personale dei Comandi Provinciali di Roma e Benevento ha accertato che dalla Bulgaria proveniva una notevole quantità di vino che risultava poi commercializzato con etichettature di marchi come Falanghina e Aglianico Beneventano Igp, che però erano del tutto contraffatte.

I Forestali hanno potuto accertare, dalle analisi dei registri aziendali, che in modo fraudolento venisse immessa sul mercato una quantità nettamente superiore alla produzione ipotizzando anche l’adulterazione dei vini con prodotti di sintesi. Il sequestro più consistente è avvenuto nella capitale dove sono state sequestrate circa 40mila bottiglie del totale nazionale, ma le indagini si sono estese anche a Firenze, Ercolano, Frattamaggiore.

(Adnkronos)