Liberato da Jabhat al-Nusra il francescano Hanna Jallouf sequestrato in Siria. Non può muoversi dal suo convento

Il sacerdote è stato riportato nel suo convento, ma non si sa la fine fatta dalle altre persone rapite. Ne ha dato notizia il vescovo Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino. Il Custode di Terra Santa, Pierbattista Pizzaballa, al Sir ha confermato che il francescano non può lasciare il villaggio

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Città del Vaticano – Padre Hanna Jallouf, parroco di Knayeh, rapito insieme a un gruppo di altri 20 persone da una banda armata nella notte tra sabato e domenica scorsa, è stato liberato mercoledì sera. Con Jalllouf sono state liberate anche quattro donne che facevano parte del gruppo.

Lo ha riferito ieri all’Agenzia Fides il vescovo Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino. “Alle donne liberate – ha spiegato il prelato – i rapitori non hanno detto niente. Non sono state nemmeno interrogate“. Fonti locali hanno confermato che i sequestratori fossero armati.

Finora gli autori del rapimento non hanno fatto pervenire alcun messaggio a parenti e amici dei sequestrati, non si sono qualificati e non hanno fatto rivendicazioni. Ma il numero così cospicuo di rapiti lascia intuire che non si tratti di banditi comuni, ma di miliziani jihadisti.

La Custodia Francescana di Terra Santa ha attribuito il sequestro collettivo a una brigata di Jabhat al-Nusra (Fronte al-Nusra), la fazione jihadista che controlla l’area. Il luogo di detenzione dei sequestrati sarebbe noto e disterebbe pochi chilometri dal villaggio di Knayeh.

Padre Hanna Jallouf è stato riportato a Knayeh, in convento. Non può lasciare il villaggio ma è libero di muoversi al suo interno“, ha dichiarato il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, che ha anche preannunciato ulteriori notizie, probabilmente tra venerdì e sabato.

Dall’inizio del conflitto siriano, i jihadisti in Siria hanno sequestrato diverse personalità di primo piano della comunità cristiana locale, fra cui due vescovi – il metropolita Boulos Yazigi (della Chiesa ortodossa di Antiochia) e il metropolita Mar Gregorios Youhanna Ibrahim (della Chiesa siro-ortodossa) prelevati nell’aprile 2013, cui si è aggiunto padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita italiano rapito in Siria il 29 luglio 2013.

(Fonte: AGI)