Oms: “Virus Ebola radicato e in crescita nei Paesi colpiti”. Beatrice Lorenzin convoca vertice Ue su aeroporti

Secondo il vice-direttore generale dell’OMS la risposta globale all’epidemia, che finora ha ucciso oltre 4.000 persone, non ha tenuto il passo della malattia in Guinea, Liberia e Sierra Leone. E Msf ammette: “Non stiamo vincendo la battaglia”. Il ministro della Salute chiama tutti i colleghi europei il 16 ottobre a Bruxelles per fare il punto. Allarme rientrato a Parigi. Nuova strategia nei collegamenti aerei dai Paesi in cui l’epidemia si sta diffondendo a macchia d’olio, ma frontiere aperte con Mare Nostrum. Che si aspetta a sigillare il fronte meridionale dell’Unione Europea?

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Ginevra – Mentre la paura di Ebola monta in tutto il mondo, dall’Africa non arrivano notizie tranquillizzanti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha avvertito che l’epidemia di ebola è ormai radicata nelle capitali dei tre Paesi più colpiti e la sua corsa sta accelerando. Insomma, secondo Bruce Aylward, vice-direttore generale dell’Oms, la risposta globale all’epidemia non ha tenuto il passo della malattia in Guinea, Liberia e Sierra Leone.

I tre Paesi hanno lanciato un appello per maggiori aiuti mirati a contrastare un’epidemia che finora ha ucciso 20141011-Bruce-Aylward-WHO-320x214oltre 4.000 persone, principalmente in Africa Occidentale. Con oltre 200 operatori sanitari tra le vittime. Anche Medici Senza Frontiere (Msf) ha registrato un forte aumento di casi di Ebola nella capitale della Guinea, Conakry, dove si sperava che la situazione si stesse stabilizzando. E oggi la presidente dell’organizzazione umanitaria, Joanna Liu, parlando alla Bbc ha chiesto un’azione urgente a livello internazionale. “Non stiamo vincendo la battaglia“, ha detto. Secondo Liu almeno una vittima su venti dell’ultima epidemia era un operatore sanitario.

Allarme rientrato in Francia – A Parigi il ministro della Sanità Marisol Touraine ha annunciato che la paziente ricoverata all’ospedale Bichat – una giornalista statunitense di ritorno dalla Liberia – è risultata negativa ai test dell’Ebola. Un caso diverso da quello registrato giovedì scorso a Cergy-Pontoise, a nord-ovest di Parigi, che era stato smentito dopo qualche ora.

Vertice straordinario Ue dei ministri della Salute – Una riunione straordinaria dei ministri della Salute dell’Unione Europea sull’emergenza ebola è stata convocata per il prossimo 16 ottobre a Bruxelles. La decisione è seguita alla consultazione tra il ministro italiano della Salute, Beatrice Lorenzin, in qualità di presidente di turno nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, e il commissario europeo alla Salute Pubblica, Tonio Borg, che hanno inviato ai ministri competenti una lettera a firma congiunta.

Obiettivo dell’incontro – ha annunciato il dicastero di Lungotevere Ripa – è fare il punto sull’epidemia di Ebola e, in particolare, discutere delle procedure di controllo negli aeroporti di ingresso sul territorio dell’Unione Europea con voli diretti provenienti dalle aree affette dal virus.

Lo scopo è incrementare ulteriormente la capacità di risposta all’epidemia in corso e ridurre ulteriormente il rischio di diffusione in Europa. La convocazione dell’incontro – ricorda la nota – fa seguito a quanto già discusso durante la riunione informale dei ministri della Salute degli Stati membri che, sotto la presidenza del ministro Lorenzin, si è tenuta a Milano lo scorso 22 e 23 settembre.

Una decisione del genere – speriamo non tardiva – si scontra però con la politica italiana nel Mediterraneo e, soprattutto, nell’operazione Mare Nostrum, che espone al pericolo contagio i militari e il personale impegnato nell’assistenza ai profughi, inviati come una bomba umana dalle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di immigrati. Con informazioni acclarate sul pericolo che l’ebola possa essere uno strumento di attacco biochimico da parte dei jihadisti fondamentalisti islamici, che cosa si aspetta a chiudere le frontiere a Sud, schierando la Marina dei Paesi dell’Unione Europea?

(Credit: Adnkronos)