Razzi: “lager in Corea del Nord? Cazzate! Serre di pomodori”. Poi: “chi sbaglia deve pagare. Ci vorrebbero in Italia”

Intervistato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo nel corso del programma radiofonico “La Zanzara”, su Radio24, Antonio Razzi – senatore della Repubblica (Dio ci perdoni…) – fa una variazione sul tema del suo tormentone e con un linguaggio da trivio auspica i campi di rieducazione nordcoreani anche nel nostro Paese. Questo è il prezzo che il Paese paga all’ignoranza – crassa e brutale – portata in Parlamento senza pudore…

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Milano – Dio li fa, poi spesso si accoppiano tra loro. Che Antonio Razzi sia senatore della Repubblica – per la seconda legislatura – è uno scandalo assoluto. Che non avrebbe dovuto essere candidato da Antonio Di Pietro è un fatto acclarato. Che Silvio Berlusconi si sia macchiato di una colpa grave nel ri-candidarlo è certo come il sole. 

Resta il fatto che ogni tre parole Razzi dice una sciocchezza. 

Mettete che incontri poi due autentici provocatori come Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio24, ne “La Zanzara”, e la frittata è fatta. In realtà la frittata Razzi l’ha già fatta da tempo sulla Nord Corea, un Paese sotto inchiesta delle Nazioni Unite per le brutali persecuzioni attuate contro la popolazione e per la politica delle punizioni spalmate su tre generazioni, come se le colpe dei padri ricadessero su figli e avi, in modo da espiare una colpa (ammesso e non concesso…) al di là dello spazio e del tempo. 

A Pyongyang Razzi è di casa. Chi meglio di lui – si fa per dire – può darci le informazioni più fresche su quell’oscuro Paese? Detto, fatto. Ci hanno pensato Cruciani e Parenzo a far produrre al nostro eroe l’ennesima performance. 

Lager in Corea del Nord? Tutte cazzate. Si sono sbagliati, ci sono un sacco di terre di pomodori e frutta tutti coperti. Si sono confusi e dall’alto hanno pensato fossero lager“, ha rassicurato il senatore di Forza Italia. “Io in Corea ci sono stato sette volte, l’ho girata da Nord a Sud e non ho mai visto un lager. Ripeto: ci sono – ha riconosciuto – serre di pomodori grandissime, mai viste cosi’ grandi. Saranno quelle, le scambiano per lager“. Il pomodoro nordcoreano è notissimo in tutta l’Asia, ovviamente…

Di fronte alla contestazione che gli stessi coreani hanno ammesso l’esistenza di campi di rieducazione, Razzi non si è scomposto e ha rilanciato: “Questo può essere, mi sembra anche giusto. Se uno fa qualcosa – ha osservato, da fine giurista… – ha la possibilità di lavorare e produrre per il paese. Automaticamente lavora per lo Stato e si rieduca per come deve vivere“. Anzi, ha aggiunto, “ci vorrebbero anche in Italia, farebbe bene. Ci sono molti carcerati stranieri che nei loro paesi chissa’ come vengono trattati, almeno qui li mandi a pulire i fiumi durante le alluvioni o le strade sporchissime. I detenuti li paghiamo noi, in questo modo sono contenti, escono, fanno del movimento – ha osservato, mostrando una sensibilità salutista finora ignota… – e si rendono utili per il Paese“.

La discussione – con somma goduria dei due conduttori – è poi scivolata sullo sport, per approdare alla falsa notizia – data da media di caratura nazionale – dell’esecuzione che Kim Jong-un avrebbe ordinato ai danni dei calciatori della nazionale di calcio, rei di aver perso con la Corea del Sud ai recenti giochi asiatici.

E poi – ha osservato Razzi – la notizia dell’uccisione della nazionale dopo la sconfitta con la Corea del Sud era una cazzata. Ma ‘ndo cazzo… sono bugie grosse. Ho chiamato l’ambasciatore e mi ha detto che era falso e che ce l’hanno sempre con loro. È vero“.

È evidente che Razzi non dovrebbe stare in Parlamento. Così come migliaia di persone soffrono sotto una dittatura sanguinaria, che però in questo momento potrebbe vivere gli ultimi periodi del terrore stalinista in cui la famiglia Kim ha chiuso gli eredi al “trono”.

Le performance di questo signore mostrano quanto in basso siano cadute le Istituzioni e quanto inadatto sia l’attuale sistema elettorale che consente la candidatura di questi ignorantoni, che portano disdoro alla comunità nazionale. Una vergogna assoluta.

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Un pensiero su “Razzi: “lager in Corea del Nord? Cazzate! Serre di pomodori”. Poi: “chi sbaglia deve pagare. Ci vorrebbero in Italia”

  • 24/10/2014 in 15:08:08
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    Non meravigliamoci di Razzi.Negli anni 50 e 60, al mio paese in Sicilia,i comunisti bolscevichi erano esattamente come Razzi.Anzi,forse peggio perché dicevano che in Unione Sovietica si stava bene e i cittadini sovietici non avevano nessun problema perché la stato pensava a tutto.Ogni volta che c’erano le elezioni e,naturalmente vincevano i comunisti,mettevano sul tetto del comune quella sporca bandiera rossa con la falce e martello dell’Unione Sovietica.E di tutto questo dobbiamo ringraziare il traditore Palmiro Togliatti & compagni i quali volevano consegnare,da quelle oscure botteghe romane,l’Italia all’Unione Sovietica.Purtroppo ancora abbiamo l’ultimo residuato,di questi bolscevichi, che fa il presidente della repubblica.

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