Turchia, assassinato in strada Ferdi Ozmen, ‘star di Twitter’ fan di Atatürk. Social media in coro: è omicidio politico

Strenuo sostenitore del Kemalismo e della politica del fondatore della Turchia moderna, Ozmen aveva già ricevuto diverse minacce. Un uomo armato lo ha costretto a scendere dalla sua auto e poi gli ha sparato

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Instanbul – Ha destato profonda impressione, soprattutto tra i giovani (maggioranza nel Paese), l’assassinio in Turchia della ‘star di Twitter‘, come era noto Ferdi Ozmen, un giovane di 30 anni che sul social media aveva 27mila follower. Sulla base della ricostruzione diffusa dalla polizia, un uomo armato ha fermato Ozmen per strada, mentre era alal guida della sua automobile nel quartiere di Sariyer a Istanbul, poi gli ha sparato a sangue freddo.

Ozmen stava rincasando dopo aver cenato con suo zio ed è morta in ospedale. La polizia ha aperto un’inchiesta.

Una esecuzione pubblica: “colpiscine uno, per educarne cento”, si potrebbe dire. Azione terroristica, ossia destinata a terrorizzare la popolazione, eliminando una spina nel fianco. 

20141025-Ferdi-Ozmen-2-320x390Ferdi Ozmen era infatti una rottura di scatole per il regime attualmente al potere in Turchia, guidato dal presidente neo-ottomano Recep Tayyip Erdoğan, al vertice del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP-Adalet ve Kalkınma Partisi), che gode dello status di osservatore presso il Partito Popolare Europeo a Bruxelles. E lo era non per le sue posizioni anti-turche, anti-nazionali, ma per la sua passione e sostegno al fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Atatürk, militare e politico di grande prestigio, vincitore sulle truppe del Califfo e abolitore del califfato. 

La Repubblica Turca fu fondata per inziativa di questo ex “Giovane Turco”, che ne fu il primo presidente, donando alla Turchia indipendenza e laicità. 

Valori che contrastano profondamente con l’attuale deriva neo-islamista della Turchia, portata avanti da Erdogan, condannato nel 1998 per istigazione all’odio religioso, ma vero nuovo padre-padrone del Paese. Un Paese che è profondamente spaccato tra le città, dove i giovani soffrono la crescente pressione islamista, i divieti ispirati alla sharia e l’abolizione del divieto di indossare il velo islamico nei licei e all’università; e le campagne, dove il ceto agricolo e retrivo a ogni innovazione si rinchiude nella tradizione, rispolverando l’islam come collante sociale.

Per questo motivo sui social media i giovani turchi mostrano di avere un’opinione quasi unanime sull’assassinio di Ferdi Ozmen: omicidio politico. Ricorda un certo Giacomo Matteotti, anche se Ozmen non era un parlamentare. Ma nella modernità della rete, denunciare in Parlamento o farlo su internet e i social media ha la stessa valenza, ma può essere addirittura più pericoloso.

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