La biotecnologia orientata alla diagnosi veloce di malattie gravi, compresa l’ebola

Un chip elaborato frutto di ricerche nel campo della biologia sintetica, sulla base di acido ribonucleico (RNA), può essere utilizzato per individuare gravi patologie a costi bassi e in tempi ridottissimi

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Boston – I ricercatori del Wyss Istitute for Biologically Inspired Engineering dell’Università di Harvard hanno annunciato di aver elaborato un chip biotecnologico a base di acido ribonucleico (RNA) in grado di diagnosticare malattie anche gravi, compreso il virus della febbre emorragica o ebola.

In un articolo sulla rivista scientifica ‘Cell‘ – dal titolo Microprocessor Activity Controls Differential miRNA Biogenesis In Vivo di Thomas Conrad, Annalisa Marsico, Maja Gehre, Ulf Andersson Ørom – hanno spiegato come la ricerca condotto Graphical abstract Cell Reports Conrad et alabbia portato a una scoperta che può essere una pietra miliare nel campo della biologia sintetica.

Fino ad oggi infatti, i ricercatori che lavoravano su questo campo non erano mai riusciti a estrapolare al di fuori di un organismo vivente – o in vitro – le applicazioni potenziali di questa disciplina di ricerca. Adesso, James Collins e Peng Yi hanno annunciato di essere riusciti a costruire un chip utilizzando la fibra di carta che può essere essiccata e liofilizzata per il trasporto e riattivata semplicemente aggiungendo acqua per una rapida applicazione.

Il chip in pratica riproduce le funzionalita’ dell’RNA come fossero quelle di un vero e proprio computer moderno con chip in silicio. In questo modo e’ in grado di esaminare un semplice campione di liquido organizo – saliva o sangue – per analizzare le reazioni genetiche attivate, con il fine di individuare in modo veloce la presenza di eventuali agenti patogeni, incluso quello dell’ebola.

Quello che abbiamo voluto fare e’ quello di creare un sistema in vitro sterile, operativo su cui possiamo razionalmente progettare, meccanismi biologici sintetici per svolgere funzioni specifiche“, ha detto Collins.

La scoperta dei ricercatori di Harvard apre una nuova frontiera per la produzione di sistemi diagnostici veloci e con costi bassi e decrescenti, per accorciare molto i tempi di reazione terapica alle malattie, soprattutto alle epidemie di malattie gravi come quella partita dall’Africa Occidentale, che minaccia la sicurezza internazionale per il devastante potenziale di diffusione, grazie alla velocità degli spostamenti aerei.

(Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA