Roma Film Festival, il pubblico premia ‘Trash’ e ‘Fino a qui tutto bene’ – video e foto

Per la sezione Gala vince il film del pluripremiato regista inglese. Ron Johnson incassa il premio nella sezione Cinema Italia – Fiction mentre per la sezione Mondo Genere il riconoscimento è andato ad “Haider” di Vishal Bhardwaj. “Looking for Kadija” di Francesco G. Raganato si aggiudica il premio per la sezione Cinema Italia – Documentario . Müller lascia: “Stanco ma soddisfatto”

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Stephen Daldry, regista di “Trash”, vincitore del Premio del Pubblico BNL | Gala (foto Stefania D’Alessandro, Roma Film Festival)

Roma – La nona edizione del Festival internazionale del Film di Roma ha avuto per co-protagonista il pubblico, che ha decretato la vittoria nelle quattro sezioni in concorso.

La sezione Gala – la più prestigiosa, che ha ospitato pellicole di registi e attori famosi, se non vere e proprie star (come Kevin Costner o Ben Affleck) – trionfo di ‘Trashdi Stephen Daldry, la favola ambientata in una favela brasiliana firmata dal pluripremiato regista di ‘Billy Elliot’.

Nella sezione Cinema d’Oggi, l’ex concorso principale, il premio per il miglior film è andato a ‘Shier gongmin / 12 Citizens’ di Xu Ang.

In Mondo Genere, la sezione dedicata alle anteprime mondiali, internazionali o europee di pellicole che trattano vari generi cinematografici, la vittoria è andata a ‘Haider’ di Vishal Bhardwaj.

Infine, nella sezione Prospettive Italia il pubblico ha premiato nella categoria lungometraggi il film ‘Fino a qui tutto bene’ di Roan Johnson, mentre nella categoria documentari è stato scelto come vincitore ‘Looking for Kadija’ di Francesco G. Raganato.

Il trailer italiano di ‘Trash’

I riconoscimenti più importanti quest’anno sono stati assegnati sulla base delle preferenze espresse dagli spettatori all’uscita dalle proiezioni. 

Tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) del Festival del Film di Roma la giuria, presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista), ha assegnato il Premio Taodue Camera d’Oro alla migliore opera prima a Andrea Di Stefano per la regia di Escobar: Paradise Lost” (Gala). Premio a Laura Hastings-Smith come migliore produttore per “X+Y” di Morgan Matthews (Alice nella città). Menzione speciale a Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia).

Il premio il premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano del festival del Film di Roma è stato assegnato dalla giuria, presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore), a “Largo Baracche” di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia). Una menzione speciale è andata a “Roma Termini” di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia).

Photogallery dei premiati

L’addio di Müller – “Sono stanco ma soddisfatto: in questo festival, in definitiva, tutto ha funzionato. Come speravamo il pubblico ha dimostrato che i grandi film popolari li apprezza molto ma vuole vedere anche i film che portano notizie da parti lontane del mondo“, ha dichiarato Marco Müller, direttore del Festival Internazionale del Film di Roma.Nella conferenza stampa finale, Müller aveva ufficializzato il proprio addio alla kemesse. “Quella del Festival di Roma è un’esperienza che non posso che ritenere conclusa, visto che era un mandato triennale“, ha dichiarato.

Dal palco delle premiazioni, infine, Müller ha prima sottolineato che “se Roma vuole davvero una festa del cinema è ora di dargli una sede permanente e definitiva“, poi, rispetto al proprio futuro personale, ha aggiunto che “ancora, almeno, per un paio di mesi, avrò documenti da firmare poi, a dicembre comincerò a guardarmi intorno e a pesare, oltre alla mia docenza di cinema, che cosa ho voglia di fare“.

In che direzioni guardi Müller lo ha lasciato intendere in chiusura della cerimonia di premiazione, quando ha ringraziato chi “in questi tre anni ha affrontato una sfida ogni anno diversa, fino alla sterzata di quest’anno“, anno in cui “il progetto ha forse trovato un suo possibile equilibrio verso il passaggio definitivo da festival a festa“. Poi ha concluso affermando: “è il mio ultimo anno a Roma, non posso che dire arrivederci Roma, arrivederci Italia“.

Bnl conferma impegno per il futuro – Del futuro del festival ha parlato anche il presidente di Bnl Gruppo Bnp Paribas, Luigi Abete, in qualità di rappresentante del main partner della manifestazione sin dalla sua prima edizione. “Mi pare che ci sia una eccessiva attenzione a buttare giù questo festival anziché a farlo crescere – ha sottolineato Abete, secondo il quale – troppa gente sembra dedicare tutte le sue energie a vedere non come implementare ma come intralciare il festival“. Tuttavia, Abete ha anche precisato che “se il festival continua a crescere Bnl manterrà il suo ruolo“, confermando che l’istituto di credito del gruppo Credit Agricole continuerà a sostenere la “festa” del cinema di Roma. 

(Credit: Adnkronos)