Si avvicina la mobilità per 994 lavoratori dell’Alitalia, ma la Filt non ha firmato l’accordo

Dopo la prima fase, su base volontaria, si passa ora a quella ‘forzata’. Le lettere di licenziamento inviate a partire dal 31 ottobre: riguardano 879 addetti di terra, 61 piloti e 54 assistenti di volo

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Roma – A breve scatterà la seconda fase di mobilità per i lavoratori di Alitalia, quella ‘forzata’, dopo la prima su base volontaria. Dal prossimo 31 ottobre, infatti, la compagnia aerea invierà le lettere di licenziamento per 994 lavoratori, 879 addetti di terra, 61 piloti e 54 assistenti di volo, secondo un accordo firmato due giorni fa da Alitalia e dalle organizzazioni sindacali di categoria Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo. La Filt-Cgil non ha firmato l’accordo, dopo non aver sottoscritto le intese tra compagnia e sindacati il 12 luglio scorso, in merito al programma di gestione della crisi aziendale e degli esuberi.

L’avvio della fase ‘forzata’ della mobilità non escude la possibilità di un ulteriore collocamento in mobilità su base volontaria.

La Filt-Cgil ha spiegato la mancata firma con la permanenza di “tutte le perplessità” già espresse “in merito ai criteri di individuazione del personale da porre in mobilità e all’incertezza sulla ricollocazione del personale presso le società terze che a tutt’oggi ancora non risultano definitivamente individuate“.

La decisione di non firmare l’accordo è stata assunta in piena coerenza “con la non sottoscrizione dell’accordo quadro del 12 luglio scorso al Ministero dei Trasporti“, hanno precisato dalla Filt. “Con la chiusura della procedura di mobilità – prosegue – l’azienda procederà all’invio delle lettere di licenziamento a partire dal 31 ottobre e la nostra azione proseguirà perché l’avvio della nuova Alitalia sia in grado di ridare occupazione e speranza ai quasi mille licenziati“.

(Fonte: Adnkronos)