Iran, l’Onu denuncia: “Diritti umani peggiorati con la presidenza Rouhani. Donne e cristiani nel mirino”

Rapporto delle Nazioni Unite sui diritti umani in Iran a pochi giorni dall’impiccagione di Reyhaneh Jabbari. In meno di un anno giustiziate almeno 852 persone. Documenti: [1] La risposta dell’Iran all’anticipazione del rapporto (22 Ottobre 2014). [2] Il rapporto integrale  delle Nazioni Unite sui diritti umani in Iran

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Ginevra – Donne e cristiani i più discriminati Iran, le categorie sociali che – anche sotto la presidenza di Hassan Rouhani – hanno visto peggiorare le loro condizioni. Lo denuncia il rapporto delle Nazioni Unite sui diritti umani in Iran a pochi giorni dall’impiccagione di Reyhaneh Jabbari, la giovane donna di 26 anni giustiziata sabato scorso perché giudicata colpevole di aver ucciso l’uomo che voleva stuprarla.

Nell’ultimo rapporto Onu – anticipato il 22 ottobre scorso – che verrà sottoposto oggi all’attenzione dei leader mondiali, il 20141028-ahmed-shaheed-320x213relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nella Repubblica islamica, Ahmed Shaheed (nella foto a sinistra), denuncia che dal luglio del 2013 al giugno del 2014 almeno 852 persone sono state giustiziate in Iran, con un’allarmante aumento delle esecuzioni.

In questo contesto, Shaheed sottolinea le discriminazioni contro i cristiani e la condanna a morte di coloro che rifiutano di convertirsi, gli abusi psicologici contro i non musulmani e la revoca delle licenze alle chiese nel Paese. “Almeno 49 cristiani protestanti sono attualmente in carcere, molti perché hanno creato chiese informali presso abitazioni“, recita il testo. Una svolta “wahabita”, una corsa per chi fa peggio per la discriminazione, il settarismo religioso e la negazione dei diritti umani con altri Paesi islamici.

Le minoranze, scrive Shaheed, spesso vengono incarcerate per “l’esercizio dei loro diritti all’espressione e associazione pacifica“. Il rapporto Onu parla di chiusura ciclica di chiese e di arresti dei “loro pastori che hanno officiato in farsi“, oltre che di blocco dei siti internet della comunità cristiana.

Ieri il governo di Teheran ha nuovamente vietato l’ingresso nella Repubblica islamica ad Ahmed Shaheed, accusandolo di “faziosità politica” e definito da Mohammad Javad Larijani, responsabile del Consiglio per i Diritti Umani dell’Iran, “un uomo di spettacolo“, criticandolo per alcuni dossier “politicamente orientati” sulla situazione dei diritti umani in Iran. Shaheed ha ripetutamente accusato l’Iran di “diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani“. Nominato responsabile del Consiglio per i Diritti Umani nel 2011, Ahmed Shaheed non ha mai ottenuto il permesso di entrare nel paese in spregio alle proprie guarentigie diplomatiche di funzionario delle Nazioni Unite. 

Dal 2011 Shaheed ha presentato sette rapporti all’Onu. Nell’ultimo denunciava il peggioramento della condizione femminile in Iran, dove bambine di nove anni vengono fate in sposa e la legge prevederapporti sessuali non consensuali nell’ambito del matrimonio” in ossequio al ruolo dato dalla sharia (la legge coranica) alla donna. Le Nazioni Unite hanno denunciato anche i nuovi limiti sulla quota femminile all’interno degli istituti per l’istruzione superiore ha ridotto la percentuale delle studentesse universitarie e, infine, l’esistenza in Iran di limitazioni tali da escludere le donne non sposate dal mondo del lavoro.

Zeid Ra’ad Al Hussein, attuale Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, è il primo musulmano a capo della speciale agenzia dell’Onu. Attuale pretendente al trono dell’Iraq, in quanto appartenente alla famiglia hashemita degli Hussein, è lontano cugino del re di Giordania Abdullah II. Ahmed Shaheed è un avvocato e diplomatico delle Maldive, anch’egli di religione musulmana. Due esempi che dimostrano l’errore spesso fatto in Occidente di considerare il mondo musulmano come un monolite: per fortuna (dell’Umanità) non è così.

Documenti

Situazione dei diritti umani nella Repubblica Islamica dell'Iran. Special Rapporteur Ahmed Shaheed
Situazione dei diritti umani nella Repubblica Islamica dell’Iran. Special Rapporteur Ahmed Shaheed (clicca per visualizzare il documento in Pdf)
Risposta della Repubblica Islamica dell'Iran al progetto di Rapporto (sui diritti umani in Iran, ndr) sottoposto alla 69^ Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
Risposta della Repubblica Islamica dell’Iran al progetto di Rapporto (sui diritti umani in Iran, ndr) sottoposto alla 69^ Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (clicca per visualizzare il documento in Pdf)

(Credit: Adnkronos, UN, OHCHR)