Hamilton si ripete nel secondo turno di libere, ma Rosberg è a soli 3 millesimi. Alonso terzo a una vita

Il pilota della Ferrari patisce un distacco abissale, di 1”1. Ricciardo risale la china e si mette in scia allo spagnolo, mettendosi alle spalle Massa, Räikkönen. Vettel in ritardo prova per la gara, ma con l’occhio al gran premio anche le Williams vanno forte

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Austin – Non c’è storia per la prima fila virtuale nel secondo turno di libere del GP degli Stati Uniti, sul circuito di Austin. Al termine dei canonici 90 minuti pomeridiani, ancora le Mercedes e ancora Lewis Hamilton in testa alla classifica con alle sue spalle Nico Rosberg, ma davvero a un soffio: solo tre millesimi di secondo il distacco del campione del mondo 2008.

Nonostante il vantaggio iniziale di Rosberg sulle soft, Hamilton ha realizzato il tempo al suo secondo giro, balzando in testa alla classifica, prima di dedicarsi alla simulazione gara.

20141008-tous-avec-jules#17-300x150Ma la misura del dominio delle Mercedes è dato dal distacco che i due piloti del team di Brackley hanno sul terzo classificato, Fernando Alonso: 1’’104, un’eternità. Il distacco peraltro è stato superiore nella prima parte della sessione sui due piloti della McLaren, Button e Magnussen, poi scavalcati.

Come “primo degli altri”, Alonso ha la soddisfazione di precedere il terzo potenziale contender del titolo iridato, Daniel Ricciardo, staccato di 2 decimi, mentre Massa (5°) ha recuperato il ritardo maturato nella prima sessione, malgrado un piccolo errore alla prima curva nel suo giro più veloce.

Räikkönen, sulla seconda Ferrari, è sesto, in difficoltà a trovare un assetto ideale che gli consenta di osare di più. Ancora bene Kvyat (7°), sulla prima Toro Rosso, che continua a impressionare il Circus. Dietro il “russo di Roma” ci sono le due McLaren di Magnussen e Button, non in grado di tirare il meglio della monoposto britannica sulle soft, mentre sembra che le medium abbiano un comportamento migliore.

La Top Ten è chiusa da Nico Hülkenberg, nonostante un errore nel suo giro migliore, ma capace di mettersi alle spalle Bottas, Vergne, Perez, Grosjean, Sutil, Gutierrez, Maldonado e Vettel.

Proprio Romain Grosjean è stato protagonista di una uscita di pista ad alta velocità tra le curve 5 e 6, tanto spettacolare quanto incruenta. Sebastian Vettel è stato il più lento delle 18 monoposto in pista, a 4’’895 di distacco. Ma il ritardo è motivato dal fatto che il quattro volte campione del mondo è focalizzato sulla gara, per cui sta preparando la monoposto solo in funzione del fatto che vorrà conseguire un risultato positivo domenica, mentre sabato parteciperà alle qualifiche ma solo per onore di firma e non per la classifica in griglia, dovendo partire dalla pit lane.

In mattinata aveva sofferto di un problema al cambio, ma nel pomeriggio è ripreso il lavoro di preparazione. Chissà che il premio per i 60 anni della Ferrari in America non possa venire da un pilota che in Ferrari non c’è. Ancora.

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