Cultura, polemiche a Palermo per il diniego alla performance di arte tattile di un’artista non vedente

L’esibizione di Gabriella Pellitteri, prevista per oggi a ‘Palazzo Ajutamicristo’ nell’ambito della “Settimana delle culture”, è saltata a causa del mancato permesso della sovrintendenza ai Beni Culturali della Regione Sicilia, che gestisce una parte dell’immobile nobiliare ora appartenente per metà alla Regione Siciliana

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Palermo – Polemiche a Palermo per il permesso negato a un’artista non vedente, Gabriella Pellitteri, che oggi avrebbe dovuto esprimersi in una performance di touch art – un’esplorazione tattile – sulla statua bronzea ‘La Vittoria Alata‘ di Antonio Ugo. L’opera fu rubata tempo fa e poi ritrovata segata in tre parti, ora custodite presso lo storico edificio nobiliare di Palazzo Ajutamicristo, sede della manifestazione inserita nel programma della “Settimana delle culture”, in corso nel capoluogo siciliano.

Nel corso della scorsa edizione della “Settimana” furono raccolti dei fondi da destinare al restauro della scultura, uno sforzo che continua e nel cui quadro era inserita la performance dell’artista non vedente.

20141108-settimana-culture-palermoSiamo rimasti molto amareggiati – ha affermato la presidente dell’Associazione Settimana delle Culture, Gabriella Renier Filipponeperché, inspiegabilmente, ci è stata negata la possibilità di eseguire questa esplorazione tattile che avrebbe dovuto realizzare sulla scultura una signora non vedente“.

Un diniego che stride con la disponibilità fin qui mostrata dalle istituzioni – ha notato Renier Filippone – e che suona come una nota stonata, anche per il forte carattere simbolico e sociale che voleva avere questa iniziativa. Vorremmo conoscere – ha concluso la presidente dell’Associazione Settimana delle Culture – le motivazioni, che hanno spinto i responsabili di Palazzo Ajutamicristo a negarci questa possibilità“.

Il ‘niet‘ – di stampo mezzo sovietico, mezzo bizantino e tutto discutibile, direbbe Nino Frassica – è arrivato dalla sovrintendenza ai Beni Culturali, ossia da un ufficio della Regione Siciliana, che è proprietaria di una parte della dimora storica fatta costruire tra il 1495 e il 1501 dal barone di Misilmeri e Calatafimi, Guglielmo Ajutamicristo. L’altra parte del palazzo patrizio appartiene agli eredi della famiglia Calefati, che ne aveva acquistato la proprietà alla fine del XVI Secolo insieme a un’altra famiglia nobile sicilia, i conti Tasca d’Almerita che però la cedettero alla Regione Siciliana.

Regione Sicilia al cui vertice c’è un paladino delle minoranze e di tutte le categorie esposte – Rosario Crocetta – che finisce per fare l’ennesima pessima figura, questa volta però per colpe non sue.

L’artista Gabriella Pellitteri, come è immaginabile, si è detta amareggiata per quanto accaduto, ma da donna impegnata a comunicare l’arte in ogni sua espressione oggi – sabato 8 novembre – terrà un recital dal titolo “Poetiche armonie”, con accompagnamento musicale, in programma presso la Chiesa di Santa Maria La Nova alla Kala.

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