Gli staccano l’acqua per non aver pagato l’ultima rata di una bolletta, pensionato muore d’infarto

Aveva chiesto una rateizzazione ma a causa delle difficoltà economiche non sarebbe riuscito a pagare i circa 150 euro del mese di ottobre. Dopo una discussione con i due addetti al distacco dell’azienda idrica di Lucca Sicula, l’uomo si è accasciato a terra senza vita

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Agrigento – Un uomo di 68 anni è morto, colpito da un infarto, davanti agli operai di ‘Girgenti acque‘ che gli stavano staccando l’acqua. È accaduto a Lucca Sicula, paese dell’Agrigentino. La vittima è Salvatore Tafuro, un pensionato che ieri ha accusato il fatale attacco cardiaco al culmine di una discussione con i due dipendenti della società di gestione delle acque, presentatisi nella sua abitazione di via Mazzini per staccargli il contatore e interrompere l’erogazione idrica. L’uomo si è accasciato a terra senza riprendere conoscenza. 

L’uomo, utente moroso, aveva chiesto una rateizzazione della bolletta alla società. A causa, però, delle difficoltà economiche non sarebbe riuscito a pagare l’ultima rata di ottobre di circa 150 euro. Così, quando i due dipendenti di ‘Girgenti acque’ si sono presentati a casa sua, ha chiesto loro di non staccare la fornitura d’acqua assicurando che avrebbe saldato il proprio debito a novembre. Ne sarebbe nato un diverbio con gli addetti della società idrica e il pensionato, che soffriva di cuore, è stato colto da infarto.

Casi del genere non si possono ripetere più – ha dichiarato all’AdnKronos il sindaco di Lucca Sicula, Giuseppe Puccio – Per questo motivo ho immediatamente contattato il prefetto Nicola Diomede, che mi riceverà lunedì mattina. I distacchi nel nostro territorio sono frequenti e io temo problemi di ordine pubblico perché la gente è stanca ed esasperata. Penso che possa verificarsi una vera e propria rivolta popolare“, ha sottoineato Puccio.

Ma il primo cittadino ha intenzione anche di rivolgersi al presidente della regione, Rosario Crocetta. “Spero mi riceva giovedì“, continua, spiegando che “il sistema degli Ato idrici si è rivelato fallimentare. L’acqua è un bene prezioso, che deve restare pubblico. Chiedo che le reti siano consegnate ai Comuni e che siano le Amministrazioni comunali a gestire il servizio idrico“, conclude il sindaco di Lucca Sicula, che richiama l’esito di un referendum popolare ampiamente disatteso, senza che le autorità competenti – politiche e giudiziarie – battano ciglio.

(Adnkronos)