Paura sul volo Copenaghen-Roma. Aereo di linea ha sfiorato aereo da spionaggio russo con il trasponder spento

L’incidente – svelato dal think tank britannico European Leadership Network – si è verificato vicino alla città di Malmö, nel Sud-Est della Svezia, nello scorso mese di marzo, ma è stato confermato solo oggi

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Londra – Il 3 marzo scorso un aereo di linea della linea scandinava SAS decollato da Copenaghen e diretto a Roma Fiumicino sfiorò la collisione con un aereo da sorveglianza e ricognizione russo, che teneva spento il trasponder e sfuggiva così ai radar civili che non ne segnalarono la posizione.

È uno dei 40 incidenti aerei sfiorati che hanno coinvolto velivoli russi dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. I Potenziali incidenti sono denunciati in un rapporto dell’European Leadership Network, un think tank londinese che conduce studi sull’Europa. Il rapporto sostiene che l’incidente avrebbe potuto provocare una strage simile a quella che ha coinvolto il Boeing 777 della Malaysia Airlines, precipitato nei cieli dell’Ucraina e costato la vita a 298 persone. 

L’aereo della Sas era decollato da Copenaghen quando, a una cinquantina di chilometri a sud-est di Malmö, in Svezia, si vide passare accanto l’aereo russo, che secondo il sito specializzato ‘The Aviationis’ sarebbe un Ilyushin 20 da ELINT (electronic intelligence), un aereo da ricognizione e intelligence in forza nell’aeronautica militare russa. 

Secondo i media scandinavi l’aereo caccia passò ad appena 90 metri dall’aereo di linea, un Boeing 737 con 132 passeggeri, molti dei quali italiani. Il disastro fu evitato solo grazie “alla buona visibilità e alla prontezza dei piloti“, che reagirono istantaneamente virando e così evitando l’inaspettato ostacolo.

Nelle ultime settimana si sono moltiplicati gli allarmi lanciati da Boulevard Leopold III, sede del Quartier Generale della NATO a Bruxelles, su sconfinamenti pericolosi di aerei russi di ogni tipo, compresi caccia-bombardieri, bombardieri strategici e aerei da sorveglianza su tutta Europa.

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