Jules Bianchi è uscito dal coma farmacologico e respira da solo. Trasferito a Nizza

Il pilota francese di origine italiana rimane in condizioni gravi, ma si è aperto uno spiraglio importante. Ricoverato in terapia intensiva presso il Centro Ospedaliero Universitario di Nizza, al termine del trasferimento dal Giappone avvenuto in una cornice di assoluta riservatezza

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Nizza – Jules Bianchi – il pilota francese della Marussia, ma di italianissime origini – incorso in un terribile incidente durante le ultime fasi del GP del Giappone di F1, non è più in coma farmacologico e respira autonomamente. Lo hanno annunciato i genitori, aggiungendo che il venticinquenne driver è stato  trasferito in Francia dal Giappone.

Per non alimentare false speranze, i familiari hanno precisato però che le sue condizioni restano gravi ma stabili. Il trasferimento al Centre Hospitalier Universitaire di Nizza dall’ospedale di Yokkaichi è stato disposto dopo 7 settimane di 20141008-tous-avec-jules#17-300x150ricovero in Giappone. Philippe e Christine, genitori di Jules, hanno spiegato che “non è più nello stato di coma artificiale, in cui era stato posto subito dopo l’incidente, ma è ancora privo di coscienza. Respira autonomamente e i suoi segni vitali sono stabili, ma la sua condizione è ancora considerata ‘critica’. La terapia entra ora in una nuova fase riguardante il miglioramento della funzione cerebrale“, affermano in una nota.

Le condizioni neurologiche di Jules rimangono stabili. Sebbene il quadro rimanga serio, e potrebbe restare tale, è stato deciso che Jules fosse sufficientemente stabile per essere trasferito in Francia“, continua il comunicato della famiglia Bianchi, in cui si esprime gioia per aver potuto trasportare Jules in Francia con un opeazione iniziata la scorsa notte in una cornice di discrezione assoluta. Jules Bianchi è arrivato a Nizza da poco presso il nosocomio universitario nizzardo e “ora è in terapia intensiva, nel reparto dei professori Raucoules e Ichai, dove sarà monitorato dal professor Paquis, responsabile di neurochirurgia“.

Il 5 ottobre scorso, Bianchi incorse in un incidente, uscendo di pista nel corso del 42° giro della tappa nipponica del mondiale di Formula 1, sul circuito di Suzuka, impattando con un trattore che stava rimuovendo la Sauber-Ferrari di Adrian Sutil nei pressi della curva 7. 

La nuova fase dà nuove speranze per la sopravvivenza di Bianchi, ma non certo per il suo completo ristabilimento, per cui sarà necessario attendere ancora del tempo e il risultato delle terapie cui sarà sottoposto presso il CHU di Nizza.

La famiglia Bianchi poi ha parole di grande riconoscenza per chi si è preso cura di Jules in Giappone con professionalità. “Non possiamo che ringraziare per le straordinarie cure che Jules ha ricevuto dal Mie General Medical Center da subito dopo l’incidente. Abbiamo un enorme debito di gratitudine nei confronti di tutto lo staff medico per quanto ha fatto per Jules, così come per la sua famiglia, in quello che per tutti è stato un momento molto difficile. In particolare – sottolineano in genitori di Jules – vogliamo estendere i nostri ringraziamenti al Dottor Kamei e al Dottor Yamamichi, così come al signor Ogura, tutti facenti parte del personale che si è preso cura di Jules“.

Philippe e Christine Bianchi hanno poi fornito indicazioni tecniche rivolte ai media, sottolineando che “in questo momento non sono previste interviste con i media“, ragion per cui si chiede a tutti i giornalisti di non assediare l’ospedale, perché è importante che il CHU di Nizza non risenta della presenza di Jules, attrattivo sotto il profilo mediatico.

Tutte le informazioni continueranno ad essere diffuse unilateralmente attraverso comunicati stampa“, spiegano i Bianchi, che si dicono impegnati a diffondere “continui aggiornamenti” ogni qual volta che lo riterranno opportuno.

Al diffondersi della notizia del trasferimento del collega a Nizza, Nico Rosberg ha commentato subito con un post su FB. “Purtroppo non ho notizie sul suo stato di salute“, scrive il pilota della Mercedes che nel prossimo week-end si giocherà la vittoria del titolo iridato con il proprio compagno di squadra Lewis Hamilton ad Abu Dhabi, “ma mi dà buone sensazioni saperlo vicino a casa propria, della sua famiglia e dei suoi amici. #TutticonJules“, conclude Rosberg.

Ultimo aggiornamento 19/11/2014, ore 19:11:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA


John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.