In Emilia Romagna e Calabria vince l’astensionismo

Al Nord l’affluenza crolla, ma la Lega Nord doppia abbondantemente Forze Italia. Al Sud affluenza in calo di 15 punti percentuali, solo il 44,1% degli aventi diritto va a votare 

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Roma – Forte calo dell’affluenza alle elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli e delle giunte regionali in Calabria ed Emilia Romagna. Secondo il dato definitivo fornito dal ministero dell’Interno, in Calabria è andato a votare il 44,1% degli aventi diritto, contro il 59,26% che si era recato a votare nel 2010, anche se si votava anche di lunedì, al contrario di questa tornata elettorale, in cui si è votata solo la domenica. La provincia calabrese con il più alto numero di votanti è Catanzaro, dove alle urne si è recato il 45% degli elettori. Seguita da Reggio Calabria con il 44,6%, Cosenza con il 44,5%, Vibo Valentia con il 41,9% e Crotone con il 40,8%.

In Emilia-Romagna il risultato definitivo sull’affluenza è allarmante: rispetto alle precedenti elezioni del 2010 ha votato metà degli aventi diritto. Nell’unica giornata disponibile, dalle 7 alle 23 si è recato ai seggi il 37,6% degli elettori a fronte del 68,07% di cinque anni fa quando votarono in 2.357.733.

Alle elezioni europee di quest’anno gli elettori sono stati circa 2,4 milioni, il 69,99%. Gli emiliano-romagnoli chiamati al voto erano oltre 3,4 milioni, come nel 2010. Se cinque anni fa si votava in due giornate per confermare al terzo mandato Vasco Errani, questa volta proprio dopo le sue dimissioni anticipate a causa della condanna per falso ideologico i cittadini sono tornati alle urne per scegliere un nuovo presidente tra sei candidati.

Sono 507 i candidati consiglieri, di 11 liste, in corsa per i 50 seggi dell’Assemblea legislativa (265 sono uomini e 242 donne). Mentre in sei puntano alla poltrona di presidente: il favorito del Pd Stefano Bonaccini; Alan Fabbri per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia; Maurizio Mazzanti, di Liberi cittadini; Maria Cristina Quintavalla, de L’Altra Emilia-Romagna; e Alessandro Rondoni di Ncd-Udc. Ravenna è la provincia con l’affluenza più alta, il 41,30%, mentre la peggiore è Rimini con il 33,45%. Bologna ha superato di poco il 40% (40,17% per la precisione), mentre tutte le altre province sono rimaste sotto quella soglia: Ferrara il 37,38%, Forlì-Cesena il 36,93%, Modena il 38,92%, Parma il 34,03%, Piacenza il 36,29%, Reggio Emilia il 35,98%.

(askanews)