Bertolaso: “Costruire ospedali in Sierra Leone, non si possono abbandonare i malati di ebola”

L’ex capo della Protezione Civile, che è medico specializzato in medicina tropicale, racconta la propria recente esperienza in Africa Occidentale per costruire un centro per l’accoglienza dei malati di febbre emorragica

Guido Bertolaso ai tempi in cui era alla guida della Protezione Civile
Guido Bertolaso ai tempi in cui era alla guida della Protezione Civile

“Sono tornato e per precauzione mi sono messo in quarantena, ma nessun sintomo. Sono stato in Sierra Leone per costruire un centro per l’accoglienza dei malati di ebola: ho fatto più l’ingegnere che il medico. Lo abbiamo costruito e consegnato in 11 giorni”. Lo ha dichiarato all’Adnkronos Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile e medico specializzato in malattie tropicali.

“La situazione è critica – ha spiegato Bertolaso, una vita nella lotta alle emergenze, dai terremoti agli incendi – perché riuscire a mettere sotto controllo l’ebola è complicatissimo. Ora il virus è arrivato nella capitale Freetown. L’ebola è micidiale, distrugge le famiglie. E in Africa, dove c’è questa forte solidarietà familiare, è una tragedia sociale”.

Come si fa a lottare contro questo virus killer? “Anzitutto senza abbandonare gli africani – ha sottolineato Bertolaso – occorre stare con loro e rischiare. Esprimo la mia solidarietà al medico di Emergency che lavorava nel Centro per malati di ebola di Lakka, in Sierra Leone. Va tutelato e coccolato da tutti gli italiani, è un piccolo eroe…”.

In secondo luogo, ha sottolineato l’ex capo della Protezione Civile, “occorre lavorare lì, sul posto, per evitare che la malattia si diffonda. Bisogna costruire ospedali, e servono medicine: se si scappa e si lasciano le persone al loro destino, sarà la loro fine”.

A chi continua a chiedergli gli chiede se ci sia una prospettiva politica nel proprio futuro, Bertolaso replica in modo netto: “Mai fatto politica. Io sono sempre stato in mezzo alla gente che soffre, in mezzo alle macerie”.

(Adnkronos)