Santa Croce Camerina si interroga sul mistero della morte di Andrea

La testimonianza della maestra del bimbo: “un bambino splendido e vivace”. Non era la prima volta che Andrea non entrava a scuola

La scuola primaria "Falcone-Borsellino" di Santa Croce Camerina, frequentata dal piccolo Andrea (foto tratta da Google Map)
La scuola primaria “Falcone-Borsellino” di Santa Croce Camerina, frequentata dal piccolo Andrea (foto tratta da Google Map)

Ragusa – La morte del piccolo Loris Andrea Stival è un mistero, che forse potrà essere chiarito dall’esito definitivo dell’esame autoptico eseguito oggi, benché fosse domenica. L’indagine – coordinata dal procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia – è condotta da Polizia e Carabinieri. L’apertura di un fascicolo contro ignoti è un atto dovuto, hanno commentato fonti della procura ragusana, e costituisce un atto propedeutico per l’analisi di tutte le fonti informative capaci di rendere più nitido lo scenario.

A partire dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza di ben 30 esercizi commerciali di Santa Croce Camerina, che d’estate si “rimpolpa” della popolazione residente nelel zone turistiche, ma di inverno si riduce con la popolazione locale e i lavoratori impegnati in agricoltura.

Le prime immagini visionate sono state quelle del sistema di sorveglianza di un panificio, video che ha confermato la versione fornita dalla madre del bambino morto, la quale ha accompagnato l’altro figlio di quattro anni, dopo aver lasciato a scuola il il piccolo Andrea.

Rigor mortis avanzato rispetto al ritrovamento – L’esame autoptico iniziato oggi dovrebbe essere concluso in ogni dettaglio domani, lunedì 1° dicembre. Anzitutto ci sarà da stabilire l’ora della morte di Andrea, il cui rigor mortis – secondo notizie filtrate dagli ambienti investigativi – sarebbe “avanzato”, quindi si dovrebbe retrodatare di qualche ora rispetto al rinvenimento del corpo da parte di un cacciatore che partecipava alle ricerche, dopo la mobilitazione cittadina, e che è stata la persona che ha avvertito la Polizia.

Sul viso del bambino visibile un ematoma – Per tutto il giorno la madre di Andrea ha urlato in dialetto “Chi ci ficiru na faciuzza ‘o piciriddu” (“che hanno fatto al bimbo nel faccino”, ndr). Così, trascinati dagli eventi, gli inquirenti finora “abbottonati” sulle condizioni di ritrovamento del cadavere (informazioni che potrebbero aiutare un eventuale omicida per difendersi) hanno ammesso che in effetti il volto del bambino presenta un livido ben visibile.

Non era la prima volta che Andrea non entrava a scuola – Dall’inizio dell’anno scolastico almeno altre tre o quattro volte – riferiscono compagni di scuola e insegnanti – Andrea si era allontanato ed era stato ritrovato poco distante dall’istituto, dopo che la madre lo aveva accompagnato, lasciandolo all’ingresso.

Venerdì mattina, giorno precedente la scomparsa, il bambino era andato regolarmente a scuola. Gli inquirenti vagliano la testimonianza di una donna che, secondo indiscrezioni filtrate, avrebbe riferito di aver visto il bambino alle 9,10 di sabato, senza lo zainetto (che gli investigatori stanno cercando), non distante dalla scuola che frequentava.

Non esiste che Andrea abbia fatto quella strada da solo. Non avete idea, il luogo di ritrovamento è da tutt’altra parte della città“, si dice tra gli abitanti di Santa Croce Camerina, “non si puo’ pensare che Andrea abbia percorso da solo quella strada e che nessuno lo abbia visto“.

La maestra: “un bambino splendido e vivace” – La commozione che ha colpito tutta la cittadinanza della piccola cittadina iblea – turbando la Sicilia e il Paese – ha riguardato anzitutto le persone che conoscevano direttamente Andrea. Fra queste, la maestra, Teresa Iacono, che lo seguiva nella terza della Scuola Primaria “Falcone-Borsellino”.”Andava d’accordo con tutti – ha raccontato l’insegnante ai cronisti – era amato da noi insegnanti e dai suoi compagni. In questi giorni la scuola era in fermento, stavano cominciando gli addobbi per il Natale e si stava mettendo in piedi la recita di fine anno. Andrea era contentissimo, ancora non gli avevamo affidato alcun ruolo, però avevamo iniziato a cantare, e a lui piaceva molto“.

Per chi ha fede, Andrea il Natale lo passerà con il Festeggiato, ma i genitori e tutta Santa Croce lo avrebbero di certo voluto con se.

(Credit: AGI)