Yemen: attentato contro la residenza dell’ambasciatore iraniano. Tre morti

Ancora non chiara la dinamica dell’attentato: kamikaze o autobomba? Fonti mediche parlano di tre morti, il ministero dell’Interno di Sanaa ne conferma solo uno

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Sanaa – Questa mattina un attentato ha devastato la residenza dell’ambasciatore iraniano a Sanaa, capitale dello Yemen, da tempo teatro di una battaglia campale tra i miliziani jihadisti sunniti vicini ad al-Qaeda e all’Isis e la minoranza sciita.

20141203-sanaa-hada-attack-320x226Lo hanno riferito alcuni testimoni oculari, rilanciati dall’emittente emiratina al-Arabiya. L’ambasciatore Hassan Sayed Nam – hanno precisato gli agenti della sicurezza – non era però in casa al momento dell’esplosione. Non è ancora chiaro se l’attentato sia stato portato a segno con un attacco suicida o con un’autobomba attivata a distanza.

L’esplosione ha causato – secondo fonti mediche locali – almeno tre morti, estratti dalle macerie. Tuttavia da fonti del ministero dell’Interno è stata confermata solo una vittima – il figlio della guardia del corpo dell’ambasciatore – ma secondo altre fonti vi sono morti yemeniti e iraniani.

In un primo momento si era diffusa la notizia che la moglie e un figlio del diplomatico iraniano fossero rimasti uccisi nell’attacco di probabile matrice jihadista, avvenuto nel distretto di Hada, un quartiere in cui vi sono molte abitazioni di diplomatici, che per questo è sorvegliato con una certa attenzione.

È il secondo attentato avvenuto nella zona in pochi mesi. 

(Credit: AGI,, al-Arabiya, AFP, Reuters) © RIPRODUZIONE RISERVATA