Sabina Guzzanti nei panni della moglie di Totò Riina commenta l’inchiesta ‘Mafia Capitale’

L’attrice-regista attrice torna nelle vesti di Ninetta Bagarella, moglie del ‘capo dei capi’ di ‘cosa nostra’ (tutto minuscolo, minuscolissimo…se si potesse dire…), per analizzare i primi risultati dell’indagine condotta dalla procura di Roma sulle infiltrazioni criminali nelle Istituzioni capitoline. O delle infiltrazioni delle Istituzioni capitoline nella criminalità organizzata? Bah…ai posteri l’ardua sentenza…

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Roma – Sabina Guzzanti torna nei panni della moglie di Totò Riina, Ninetta Bagarella, come opinionista di riferimento del blog della regista-attrice, aperto dopo l’uscita del film ‘La trattativa’ (dedicato alla supposta trattativa Stato-Mafia), per commentare l’operazione ‘Mafia Capitale’, nel segno naturalmente della satira politica più pungente.

Finalmente – dice Bagarella Riina/Guzzanti – la classe dirigente di questo paese viene riconosciuta come parte integrante delle mafie. E mi auguro che anche i giudici facciano una riflessione e questa volta partano direttamente dal terzo grado di giudizio, cioè quello dell’assoluzione, facendoci risparmiare denaro e tempo“.

Prima ancora, la ‘moglie di Riina’ rivendica la primogenitura dell’introduzione della “flessibilità nei licenziamenti“, ma nel farlo gesticola in modo eloquente con la mano destra il segno di una pistola: si parla con tutta evidenza di flessibilità mortale…

Poi, ancora, “noi siamo stati i primi a valorizzare le grandi ricchezze di questo paese: le calamità naturali innanzitutto ma pure quei disgraziati degli immigrati e i rifiuti“, dice ancora ‘l’opinionista’. Ninetta Bagarella, moglie di Totò Riina e sorella di Leoluca Bagarella non risulta essere mai stata condannata per reati penali, ordinari o di stampo mafioso. Definirla ‘mafiosa’ sarebbe una forzatura, che Sabina Guzzanti peraltro può consentirsi solo perché affermato con tono satirico e certamente non diffamatorio, sottolineando il contesto in cui la donna ha vissuto (come sorella e moglie di un pluriomicida).

Nel video postato dall’artista anche una finta-telefonata con Matteo Orfini, il neocommissario del Pd romano, nel corso della quale il presidente del Partito Democratico chiede alla ‘signora Riina’ consigli per tamponare la mancanza di personale (derivante dagli arresti dei giorni scorsi ordinati dal procuratore della repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone).

In precedenza la signora Riina-Guzzanti si era già espressa sulle elezioni in Emilia Romagna e sulla testimonianza del presidente Napolitano nel processo sulla supposta ‘trattativa Stato-mafia’.

(Credit: Adnkronos)